Si sa. Cinema è sinonimo di finzione, almeno nella maggior parte dei casi. Scene Film senza Effetti speciali
Nessuno si aspetterebbe mai di trovare sul grande schermo scene vere, autentiche, girate senza alcun effetto speciale, soprattutto quando si tratta di spezzoni estremi, con dettagli macabri, ai limiti del realismo.
Eppure esistono film famosissimi, in cui sono presenti parti prive di trucchi scenici, nonostante la loro crudezza. Cinemondium.com ve ne svela qualcuno.
Shining
Celebre la scena in cui Jack Nicholson sfonda la porta a colpi di ascia.
Per lui, che aveva fatto il pompiere, rompere porte finte era ormai diventato un gioco da ragazzi.
Così Kubrick, per non rovinare il pathos della scena, chiese di utilizzare una porta vera, rinforzata.
Il ciak definitivo avvenne dopo che Nicholson ne aveva già distrutte parecchie.
La sua espressione nervosa e infastidita in uno dei frame più adrenalinici del film, sarà forse legata alla stanchezza arretrata?
Il Padrino
La testa del cavallo che il produttore Jack Woltz (John Marley) ritrova sul suo letto come avvertimento mafioso è vera.
Fu acquistata in un commerciante di carni non lontano dal set. L’attore lo seppe solo a cose fatte.
Il Signore della Guerra (Lord of War)
È la biografia di alcuni mercanti d’armi, girata prevalentemente in Repubblica Ceca.
Il regista Niccol ha ammesso che alcune delle armi utilizzate erano reali. Soprattutto i Kalashnikov. L’intento era quello di risparmiare sui costi di produzione.
Lo stesso vale per i carri armati, rivenduti tempo dopo alla Libia.
Apocalypse Now
In una delle scene più famose, Martin Sheen balla ubriaco sulle note di The End dei Doors. Nessuna finzione: l’attore è veramente brillo. Scene Film senza Effetti speciali
Esigenze di realismo che, ancora una volta, come nel Padrino, Coppola persegue insistentemente, e che sono evidenti anche nel pugno che Sheen sferra allo specchio, così come nel sangue… umano al 100%!
Frankestein Junior
Il film di Mel Brooks è una parodia dell’originale. Ma il set utilizzato è lo stesso della pellicola del 1931.
È bastato convincere lo scenografo Kenneth Strickfaden a cedere tutti gli oggetti del primo lungometraggio, che hanno ripreso vita con Gene Wilder (dott. Frederick von Frankenstein) e Marty Feldman (Igor).
40 anni vergine
Uno dei momenti più divertenti è quando Steve Carell si sottopone a una ceretta sul petto. La depilazione, però, è vera.
E il dolore provato dall’attore traspare esplicitamente dalle sue parole, che infondono più colore alla scena.
Il Trono di Spade
Grande Inverno è la residenza della famiglia Stark e del “re del nord”. Ma nella realtà, corrisponde a Castle Ward, dimora della famiglia Ward dal XVI secolo, aperta tutto l’anno.
Riconoscerlo, però, è complicato: gli esperti di Game of Thrones, infatti, lo hanno ricoperto di effetti speciali per camuffarlo, dando vita a un nuovo castello “finto”.
Di concreto restano solo l’unica torre esistente e il cortile interno.
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