Leaving Neverland è il documentario di Dan Reed incentrato sulla figura del cantante Michael Jackson. Al centro del documentario le accuse di molestie sessuali più volte imputate al cantante.
Il film è incentrato sulle testimonianze di due delle presunte vittime di abusi ad opera di Michael Jackson: Wade Robson e James Safechuck. Documentario abusi Michael Jackson
Il documentario, della durata di 233 minuti e diviso in due episodi, è disponibile dal 3 al 4 febbraio sulla rete HBO. Il titolo riprende un po’ il ranch californiano del cantante.
Le due vittime Documentario abusi Michael Jackson
Wade e James all’epoca dei presunti abusi avevano rispettivamente 7 e 10 anni. Adesso sono adulti e hanno deciso di far sentire la loro voce su una questione, a loro dire, archiviata troppo presto e senza conseguenze per il cantante.
James Safechuck ha detto che Jackson reclutava i bambini da molestare tra coloro che erano in difficoltà. La sua esperienza, in particolare, è iniziata all’età di 10 anni.
Il cantante lo avrebbe avvicinato con l’inganno e poi ne avrebbe approfittato giornalmente, giungendo persino ad inscenare un finto matrimonio. Documentario abusi Michael Jackson
Wade Robson, invece, avrebbe incontrato Michael Jackson per la prima volta all’età di 7 anni e da allora, ingannato dal cantante, avrebbe vissuto in una grande bugia, che ora vuole disvelare.
Le accuse di Michael Jackson
Il cantante è stato accusato diverse volte di abusi sessuali, a partire dal 1993. La colpa principale sarebbe quella di aver creato il suo mondo magico, Neverland, con giochi e attrazioni in cui attrarre i bambini.
Secondo le accuse ricevute, Jackson, fingendo di dare loro la sua amicizia, attirava i bambini in questo ranch favoloso e poi li molestava.
Le accuse sono alla fine sempre cadute o comunque risolte privatamente in tribunale. Ma adesso questo documentario vorrebbe farle tornare in luce risolverle una volta per tutte.
L’indignazione dei parenti
Il film, presentato in anteprima al Sundance Festival 2019, è stato anche visto dai parenti di Michael Jackson che non hanno per nulla apprezzato il film. Documentario abusi Michael Jackson
Nonostante la querela per diffamazione di 100 milioni di dollari presentata dai parenti del cantante, il documentario ha visto comunque la luce.
Dure le parole dei familiari a riguardo: “Leaving Neverland è quel genere di massacro da tabloid che Michael Jackson ha sopportato in vita e che ora gli tocca anche dopo la morte”.
“Il film prende accuse non confermate legate a cose che presumibilmente sono accadute 20 anni fa e le tratta come fatti”.
“Siamo estremamente solidali con qualsiasi vittima di abuso sui minori. Questo fil, tuttavia, rende a queste vittime un disservizio”.
“Ora che Michael Jackson non è più qui per difendersi, Robson, Safechuck e i loro avvocati continuano a sforzarsi per avere notorietà e denaro, diffamandolo con le stesse accuse per le quali una giuria lo aveva giudicato innocente quando era vivo”.
Accuse che vengono portate a galla e che potrebbero avere conseguenze sulla fama e il successo guadagnati da Michael Jackson e che continuano a perdurare ancora oggi.
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