Nel 2013 passava agli archivi quella che è a conti fatti una delle serie più amate in assoluto. Breaking Bad, dal suo debutto nel 2008, passando per il suo finale ad oggi continua a far discutere i fan di tutto il mondo anche grazie allo spin-off dedicato a Saul Goodman (Better Call Saul) e all’imminente film che vedrà protagonista Jesse Pinkman (El Camino). Breaking Bad momenti migliori
In attesa di quest’ultimo evento, analizziamo insieme quelli che sono i migliori momenti della serie ideata da Vince Gilligan. Vediamoli assieme! Breaking Bad momenti migliori
La vasca Breaking Bad momenti migliori
“Che cosa mi stavi chiedendo, scusami? Ah sì: perché ti ho mandato a cercare quello stupido coso di plastica… perché l’acido idrofluorico non attacca la plastica, mentre invece dissolve metalli, pietra, vetro, ceramica. Era questa la ragione”
È così che si chiude il secondo episodio della prima stagione. Un’esplosione di sangue e budella ci fa capire come Breaking Bad possa far ridere ma avere anche un certo gusto per il macabro.
Questa scena è un chiaro messaggio per tutto gli spettatori, mettendo bene in chiaro che Breaking Bad non è una serie come tutte le altre.
La morte di Krazy-8
Questo specifico momento non solo è il primo vero punto di non ritorno per la vita di Walter White, ma ci fa anche comprendere che il mondo di Breaking Bad è composto quasi unicamente da persone prive di moralità e senza scrupoli.
Krazy-8 deve essere ucciso da Walt, ma quest’ultimo (ancora lontano dall’essere Heisenberg) si fa prendere dai rimorsi dopo aver dialogato con lo spacciatore e gli promette quindi che lo avrebbe liberato.
Ma l’uomo si rende conto che qualcosa non va si accorge che lo spacciatore ha conservato un frammento di un piatto rotto da Walter.
Walt quindi si ritrova costretto, per la propria sopravvivenza, a uccidere Krazy-8 strangolandolo con il lucchetto per biciclette con cui lo teneva prigioniero.
Una scena cruda, che mostra l’inizio della decadenza del personaggio di Walter, il quale da questo momento in poi subirà una lenta discesa negli inferi della criminalità.
“Corri” Breaking Bad momenti migliori
Episodio dodici della terza stagione. Jesse scopre che l’assassino del suo amico Combo è il fratellino della sua nuova ragazza Andrea, ovvero Tomas.
I mandanti sono due dipendenti di Gus e Jesse chiede giustizia. Walt risolve la faccenda organizzando un incontro per far si che la cosa si risolva pacificamente, ma i due spacciatori uccideranno Tomas per chiudere la faccenda.
Jesse quindi cerca una vendetta personale e si incontra di notte con i due spacciatori per regolare i conti. Ma prima che possa fare alcunché arriva Walt che investe i due, uccidendone uno. Dopo aver sparato in testa all’altro, Walt si volta verso Jesse dicendo “Corri!”
Una scena magnificamente diretta con una tensione palpabile.
Il fine giustifica i mezzi?
Per quanto a morire sia un personaggio sconosciuto, è probabilmente una delle morti più ad effetto dell’intera serie.
Punto focale dell’episodio è una, riuscita, rapina ad un treno che trasporta una cisterna di metilammina. Si tratta di uno degli episodi più esilaranti e divertenti dell’intera serie, che però si conclude in maniera tragica.
Todd, uno degli scagnozzi di Walter, uccide a sangue freddo un ragazzino, inconsapevole testimone della rapina. La cosa sconvolge Jesse, e tale evento è il definitivo punto di rottura tra lui e Walt.
La morte di Mike
“Chiudi quella cazzo di bocca… e lasciami morire in pace“.
È così che esce di scena Mike Ehrmantraut, dopo essere stato pugnalato alle spalle da un sempre più freddo e cinico Walter White.
Walt cerca di farsi dire i nomi degli ex uomini di Gus in carcere, che potrebbero rivelare informazioni importanti alla polizia da un momento all’altro. Mike si rifiuta, rimanendo fedele ai suoi compagni, e nel farlo indica Walter White come unica causa di tutti i loro problemi.
Walt quindi, ormai senza più alcuno scrupolo, spara a Mike mentre sta mettendo in moto la propria auto, che si schianta contro un albero.
Mike si trascina, ferito e ormai morente, verso la riva di un fiume lì vicino e Walt lo raggiunge, dicendo all’ex socio che quei nomi avrebbe potuto darglieli Lydia.
La scena fa comprendere come Walter White sia ormai un uomo totalmente corrotto.
L’urlo della disperazione
Questo scena è splendida non tanto per il contesto narrativo, che fa sì il suo sporco lavoro, ma per l’incredibile prova attoriale di Bryan Cranston.
In un impeto di follia e disperazione, Walter White urla e ride in maniera isterica davanti allo sguardo scioccato della moglie Skyler. Una scena da applausi per la magistrale prova di Cranston, un attore fin troppo sottovalutato nel panorama Hollywodiano.
Hank contro i Salamanca
Parliamo non solo della miglior scena action di Breaking Bad, ma anche di una delle migliori nella storia della serialità televisiva. I fratelli Salamanca, decisi a vendicarsi dell’omicidio del loro cugino Tuco, lottano contro Hank Schrader in in un parcheggio.
Hank affronta i due con le unghie e con i denti, unendo astuzia ad una buona dose di fortuna. La sequenza è carica di tensione, e fino all’ultimo l’agente della DEA pare spacciato.
Una sequenza che lascia con il fiato sospeso dalla prima all’ultima scena.
La morte di Jane
Credete che Walt non abbia ucciso Jane, la giovane tatoo artist innamorata di Jesse? Beh, sbagliate.
Lo sguardo di Mr. White dice tutto da solo, passando in un attimo dall’essere intimorito a soddisfatto, mentre osserva la giovane Jane soffocare nel suo vomito.
Per quanto Walt abbia delle “attenuanti”, ovvero che la ragazza stesse trascinando Jesse in un vortice di droga e perversione senza via d’uscita, ha deliberatamente deciso di non aiutare una giovane che, a conti fatti, non ha ucciso nessuno.
La fine di Gus
Uno dei personaggi più carismatici di Breaking Bad meritava un’uscita di scena con i botti… letteralmente!
Dopo aver ottenuto l’appoggio di Hector Salamanca, Walt riesce a far cadere il rivale Gus nella propria trappola, ovvero un esplosivo improvvisato, montato su una sedia a rotelle dello stesso Hector.
Seppur metà del suo viso sia volato via per via della deflagrazione, Gus esce di scena comunque con la classe che lo ha sempre contraddistinto. Una scena surreale e grottesca per gli standard di Breaking Bad, ma comunque di forte impatto.
“Ho vinto io” dice Walt a Skyler, ormai diventato un mostro persino peggiore di Gus.
“Questa non è Meth“
“Fulminato di mercurio. Le meraviglie della chimica“.
La prima stagione è probabilmente la più lenta delle cinque, eppure ci ha comunque regalato uno degli episodi più spettacolari della serie.
Nel finale dell’episodio numero sei, Walt si reca al quartier generale di Tuco, cercando il confronto dopo l’aggressione subita da Jesse.
L’uomo porta con sé una busta di fulminato di mercurio, all’apparenza molto simile alla metanfetamina. Walt utilizza uno di questi “cristalli” per generale un’esplosione istantanea. “Questa non è meth“ è tra le battute migliori di tutta la serie.
Hank realizza
Quando ormai sembrava che stesse andando tutto per il meglio, Breaking Bad ci ricorda che non esiste il lieto fine. Walter White è uscito dal giro e si trova a pranzare felicemente con tutta la famiglia.
Hank si assenta per andare in bagno e qui trova casualmente il libro di poesie Leaves of Grass di Walt Withman che Gale Boetticher aveva regalato a Walter quando i due lavoravano assieme nel laboratorio di Gus Fring.
Dopo aver letto la dedica a Walt, Hank realizza che il misterioso “W.W.“ è suo cognato Walter White.
È l’inizio della fine
“I am the Danger“
“I am not in danger, Skyler. I am the danger. A guy opens his door and gets shot and you think that of me? No. I am the one who knocks!”
Cos’altro aggiungere?
Che il doppiaggio italiano ha distrutto l’ultima frase pronunciata da un Walt ormai in pieno delirio di onnipotenza. A parte questo, la scena, e Cranston, si commentano da soli!
“Say my name“
Anche qui, cos’altro aggiungere? Un’unica frase sottolinea in maniera perfetta come orma Walter White non esista più, e che abbia fatto completamente spazio ad Heisenberg.
Una presa di coscienza del personaggio di Walt, ormai sempre più ammaliato dal mondo criminale, nel quale finalmente riesce finalmente a sentirsi qualcuno.
Il finale
È il miglior momento della serie? Probabilmente no. È il miglior finale possibile? Forse no.
Ma è stato il finale più giusto. Tutte le pedine sono andate a loro posto, ogni percorso narrativo ha trovato la sua fine e l’evoluzione di Walter White ha trovato il suo compimento.
Ogni momento della serie ha portato a questo finale, un finale magnifico nella sua semplicità dove Walter trova la sua redenzione e Jesse la sua libertà. E i fan della serie non desideravano altro.
Scrivere una bella storia è difficile, e lo è ancor di più scrivere un bel finale. Ma Breaking Bad è riuscito in questa impresa, dove molte altre serie hanno fallito, ed è giusto premiare la cosa.
El Camino: a Breaking Bad Movie, questo il titolo del film che funge da sequel di Breaking Bad, sarà disponibile in streaming su Netflix dall’11 ottobre di quest’anno.
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