“C’era una volta… in Cina”Tarantino censura Cina

Il 25 ottobre doveva essere una data importante per Tarantino, l’uscita nelle sale cinesi della sua ultima opera cinematografica “C’era una volta… a Hollywood!”. Un mercato che sta piano piano allargando i suoi orizzonti, sia nella distribuzione che nella produzione di film (collaborazioni che tendono ad abbracciare anche molte altre case cinematografiche straniere). Il nono film di Quentin Tarantino stava già pregustando gli imminenti nuovi incassi che avrebbero arricchito dei guadagni già altissimi. A quanto pare, però, non sarà così, almeno non nell’immediato futuro.Tarantino censura Cina

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La censura

L’organo del governo cinese preposto alla gestione del mercato cinematografico interno (che, lo ricordiamo, nel paese asiatico è strettamente regolamentato e controllato) ha infatti bloccato temporaneamente l’uscita della pellicola, fino a data da destinarsi. La causa è da ricercarsi nella scena già famosa dello scontro tra il personaggio di Brad Pitt e Bruce Lee, dove il leggendario artista marziale non fa propriamente un’ottima figura.

Tarantino non ci sta: parla Shannon Lee

Tra i tanti che si sono lamentati di come l’attore è stato trattato da Tarantino, spicca la figlia Shannon Lee. Proprio lei avrebbe esposto un reclamo ufficiale contro il film al China’s National Film Administration. Un reclamo che a quanto pare è stato accolto. Bruce Lee rimane un’icona del cinema cinese e Tarantino dove aspettarsi una reazione del genere. Si tratta di un blocco temporaneo, infatti il governo cinese è disposto a ridistribuire il film delle sale, a patto che la scena di Bruce Lee venga censurata, oppure che venga modificato il montaggio della scena. Di preciso  non sappiamo quali siano state le specifiche richieste da parte della distribuzione cinese, ma sicuramente gran parte dello scontro tra Cliff Booth e Bruce Lee è quella che sicuramente potrebbe risentirne.

Tarantino censura Cina

Tarantino per sua contro risposta ha già rifiutato categoricamente di apportare le modifiche alla sua opera. Visto che da contratto è lui ad avere l’ultima parola sul montaggio, è possibile che la distribuzione venga bloccata definitivamente.

Mike Moh sul personaggio di Bruce Lee

In un’intervista a Mike Moh, l’attore racconta come si è calato nei panni di Bruce Lee imitando il suo particolare accento e il suo carisma.

“Non vi svelerò il contenuto della sceneggiatura originale” specifica l’attore “Ma quando l’ho letta ero diviso perché lui è il mio eroe. Nella mia mente Bruce Lee è un Dio, non era una semplice persona. Ed è così che molte persone lo vedono. Sapevo fin dall’inizio che Quentin Tarantino ama Bruce Lee, lo idolatra. Nel film è stata una sfida, due su tre. Io riesco a fare il primo punto, lo colpisco forte sul sedere. Bruce Lee era un po’ arrogante, non conosceva le capacità di Cliff Boots, è qualcosa che il pubblico realizza solo a quel punto del film. E’ una scena molto importante, cosa c’è di meglio che mostrare quanto sia abile Cliff mostrandolo in un combattimento con Bruce Lee?”

Tarantino censura Cina

 

 

 

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