Le parole di Natalie Portman
La polemica nata dalle dichiarazioni di Scorsese riguardo ai film Marvel sembra non volersi placare. Scorsese Marvel polemiche
Come ricorderete di certo, Martin Scorsese al magazine Empire aveva affermato che, dal suo punto di vista, i film del Marvel Cinematic Universe non fossero cinema ma l’equivalente di un parco giochi.
Tutta Hollywood ha deciso di dire la propria in risposta a queste dichiarazioni, tra chi ha appoggiato la visione del celebre regista e chi invece si è trovato in contrasto con questa opinione.
Natalie Portman, che ha partecipato a Thor, Thor: The Dark World e sarà protagonista in Thor: Love and Thunder è scesa in campo in difesa dei film prodotti dai Marvel Studios.
L’attrice, in un intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, ha dichiarato:
“C’è spazio per tutti i tipi di cinema, non esiste un solo modo di fare arte. Penso che i film Marvel siano così popolari perché sono molto divertenti e le persone vogliono solo rilassarsi e divertirsi quando smettono di lavorare, dopo aver affrontato tutte le peripezie della vita di tutti i giorni“.
Le dure parole di Coppola
Un altro mostro sacro del cinema ha deciso di dire la propria in merito al tema preso in esame da Scorsese. Stiamo parlando di Francis Ford Coppola, il quale ha dato ragione al collega gettando ulteriore benzina sul fuoco:
“Quando Martin Scorsese dice che i film Marvel non sono cinema, ha perfettamente ragione. Il cinema dovrebbe insegnare qualcosa a chi guarda. Ci aspettiamo di ottenere qualcosa che sia illuminazione, conoscenza o ispirazione. Non vedo in che modo qualcuno si possa ottenere qualcosa guardando e riguardando sempre lo stesso genere di film. Martin è stato fin troppo gentile quando ha detto che questo non è cinema. Non ha detto che sono spregevoli ma lo dico io“.
La replica di James Gunn
A queste forti dichiarazioni ha deciso di replicare James Gunn il quale, attraverso il suo account Instagram, ha rilasciato questa dichiarazione:
“Molti dei nostri nonni pensavano che i film a tema gangster fossero tutti uguali, e spesso li chiamavano ‘spregevoli’. Alcuni dei nostri bisnonni pensavano la medesima cosa dei western, e credevano che i film di John Ford, Sam Peckinpah e Sergio Leone fossero tutti uguali. Ricordo un prozio che, sentendo il mio entusiasmo per Guerre stellari, commentò ‘L’ho visto quando si chiamava 2001: Odissea nello spazio, ed era davvero noioso!’. I supereroi sono semplicemente i cowboy, gangster, avventurieri cosmici di oggi. Alcuni film di supereroi sono terribili, altri sono magnifici. Come per i western e i film di gangster (e prima ancora, i FILM in generale), non tutti saranno in grado di apprezzarli, nemmeno alcuni geni. E va benissimo così“.
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