Quentin Tarantino in C’era una volta a… Hollywood, Quentin Tarantino, così come fatto in Bastardi senza gloria, ha deciso di riscrivere la storia salvando Sharon Tate (nel film interpretata da Margot Robbie) dalla triste sorte che il fato, nei fatti realmente accaduti, le ha riservato. Nel finale del nono film targato Tarantino, infatti, vediamo la moglie di Roman Polanski ancora in vita a differenza di quanto avvenuto il 9 agosto 1969, data in cui la donna, che si trovava all’ottavo mese di gravidanza, trovò la morte per mano degli adepti della Manson Family. Tarantino finale hollywood
Nel finale del film vediamo infatti i seguaci di Charles Manson irrompere nella villa di Rick Dalton (interpretato da Leonardo DiCaprio) il quale si trova in compagnia della moglie e dell’amico Cliff Booth (Brad Pitt). Qui, i membri della Manson Family troveranno tutti la morte per mano dei due protagonisti.
Il celebre cineasta ha spiegato il perché di questa scelta in un’intervista rilasciata a EW, dove ha affermato:
“L’eredità di Sharon Tate è stata definita dall’omicidio ideato da Charles Manson, ma io volevo mostrarla come ben più di una vittima. Ho fatto molte ricerche sul suo conto e ho capito che il modo migliore per rappresentarla era passeggiare assieme a lei, seguirla mentre guida su e giù per Los Angeles, vedere che cosa fa durante la giornata. Questo, insieme alla scelta di non farla morire, avrebbe mostrato un’immagine differente di lei dandole una seconda occasione”.