La satira politica è un genere difficile, ma ieri 4 gennaio 2018 è uscito nelle sale italiane un film che molti indicano come esempio magistrale di questo tipo di comicità. Stalin film satirico
Morto Stalin, se ne fa un altro è stato ben accolto all’edizione del Festival di Torino 2017. Stalin film satirico
Una satira pungente, grottesca, dove le parole sono colpi di pistola. Stalin film satirico
Una stravagante commedia nera, sul potere e il totalitarismo, che mostra ironicamente le difficoltà nella gestione di un enorme apparato come la Russia staliniana. Stalin film satirico
Trama
Nella notte del 2 marzo 1953, un uomo che sta morendo. Non si tratta di un uomo qualunque: è un tiranno, un dittatore.
È Joseph Stalin, il Segretario Generale dell’Unione Sovietica; stravolto dalle sofferenze e prossimo alla morte.
Tra paura di e speranza di succedergli, temendo una sua miracolosa guarigione, i suoi compagni lo lasciarono morire.
La sua morte verrà annunciata alcuni giorni dopo.
È in questo confuso avvicendarsi degli eventi che si apre la possibilità, a chi sa giocare bene le proprie carte, di diventarne il successore. Stalin film satirico
Attorno al capezzale si muovono personaggi che sperano di approfittare della situazione per prendere il suo posto alla guida dell’URSS.
Il film è ispirato a un fumetto francese
Il film è ispirato alla graphic novel realizzata dallo scrittore di fumetti Fabien Nury e dal vignettista Thierry Robin intitolata “La morte di Stalin”.
I due artisti francesi hanno voluto raccontare gli eventi verificatisi durante e dopo la morte di Stalin, partendo dall’ictus che colpì il dittatore il 28 febbraio 1953. Stalin film satirico
Questo clima ha affascinato i produttori francesi Yan Zenou e Laurent Zeitoun, convincendoli a comprare i diritti della graphic novel per farne un film.
Il maestro della satira politica
A comando di questa impresa Zenou e Zeitoun hanno voluto un regista avvezzo nel trattare la politica in modo satirico: l’italo- scozzese Armando Iannucci. Stalin film satirico
Autore della serie tv “The thick of it” e “Veep””, entrambe satiric comedy sul tema della politica anglo-americana.
La proposta sembrava fare proprio a caso di Iannucci, che era alla ricerca di un progetto che gli permettesse di raccontare la storia di una dittatura.
Per trattare il totalitarismo brutale di Stalin, il regista ha deciso di sviluppare la storia come una tragi-commedia, sdrammatizzando con naturalezza i momenti più spietati.
La satira politica di Iannucci è affilata e riesce a prendere di mira anche certe derive contemporanee: così facendo si pone come ammonimento per il presente e il futuro.
Non aggiunge follia alla realtà, ma sprigiona il grottesco, esagera i caratteri, spinge al massimo i momenti di crisi, sfrutta l’ottimo cast scelto per il suo film.
Gli effetti della satira
L’effetto che si vuole ottenere è quello di divertire e “snervare” lo spettatore, mediante scene paradossali tra serio e comico.
Si rendono ridicoli alcuni aspetti del potere e la megalomania di certi uomini che in fondo sono piccoli. Stalin film satirico
Vengono messi in evidenza i difetti di uomini politici che dovrebbero essere guidati dal popolo e agire per il loro bene, ma che finiscono per cedere alla propria vanità e desiderio di potere.
Così ridiamo quando Stalin pretende la registrazione di un concerto appena terminato.
Ancor di più ci divertiamo di fronte al comportamento dei suoi collaboratori, impegnati a tutti i costi a portare acqua al proprio mulino. Stalin film satirico
Lo scopo principale della satira è quello di divertire sparando a raffica sui regimi totalitari con gag e dialoghi pungenti.
Niente eroi
I fedelissimi di Stalin ronzano come api impaurite attorno alla loro ape regina senza vita, e si preparano a prenderne il posto.
Beria è il peggiore di tutti. Bramoso di potere, cerca di eliminare il suo diretto avversario Khrushchev e ruba i dossier segreti di Stalin per ricattare i suoi compagni-avversari.
Cast
Un formidabile cast internazionale: Steve Buscemi (“Le iene”, “Il grande Lebowski”) è Khrushchev ; Michael Palin (“Un pesce di nome Wanda”) è Molotov. Stalin film satirico
Jason Isaacs (“Lucius Malfoy in Harry Potter”)è il generale Zhukov; Simon Russell Beale (“Penny Dreadful”) è il capo dei servizi segreti Beria e Olga Kurylenko (“La corrispondenza”) è la pianista dissidente Maria Yudina.
A rischio di cesura
La vena satirica del lungometraggio sembra essere molto convincente: il lavoro di Iannucci è infatti fortemente a rischio cesura in Russia.
La sua distribuzione non è stata ancora accettata, con l’accusa di destabilizzare la società russa e con l’intento di prevenire episodi di violenza che si potrebbero verificare.
Continuate a seguirci su Cinemondium per ulteriori aggiornamenti!