Presentato in concorso alla settantaquattresima edizione della Mostra del Cinema di Venezia (dove si è aggiudicato il premio per la migliore sceneggiatura), al Festival di Toronto e al Festival di San Sebastian, il film ha ottenuto 5 candidature ai Golden Globes. Tre manifesti anticipazioni.
Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, in uscita nei cinema in Italia l’11 gennaio 2018, è diretto da Martin McDonagh, rinomato autore teatrale di origini irlandesi. Tre manifesti anticipazioni
Approdato al cinema a metà degli anni Duemila e noto ai più per aver diretto “In Bruges” e “7 psicopatici”. Tre manifesti anticipazioni
Il film prende spunto dalle scritte che il regista vide, durante un viaggio in America compiuto circa 18 anni fa, su alcuni cartelloni pubblicitari.Tre manifesti anticipazioni Tre manifesti anticipazioni
Trama
Il film segue le tragicomiche vicende di una madre in cerca di giustizia, che ingaggia una lotta contro un disordinato branco di poliziotti pigri e incompetenti.
Dopo mesi trascorsi senza passi in avanti nelle indagini sull’omicidio di sua figlia, Mildred Hayes decide di prendere in mano la situazione e rimbeccare le indolenti forze dell’ordine.
Sulla strada che porta in città, la madre furente noleggia tre grandi cartelloni pubblicitari. Sui quali piazza una serie di messaggi polemici e controversi, rivolti al capo della polizia William Willoughby. Tre manifesti anticipazioni
Lo stimato sceriffo di Ebbing prova a far ragionare la donna. Ma quando viene coinvolto anche il vice Dixon, uomo immaturo dal temperamento violento e aggressivo, la campagna si trasforma in una battaglia senza esclusione di colpi, calci, schiaffi, morsi, insulti e frasi scurrili.
I manifesti provocheranno reazioni disperate, riaprendo il caso e rivelando il meglio e il peggio della comunità.
Il trailer
Di seguito potete vedere il trailer ufficiale in italiano.
Un personaggio su misura
McDonagh desiderava ardentemente incentrare un film su una figura femminile di grande spessore.
Così ha pensato al personaggio di Mildred, la madre indignata dall’incapacità della polizia di trovare il violentatore e l’assassino della figlia. Man mano che costruiva il personaggio, si appassionava alla sua forza e determinazione.
Nella sua mente McDonagh andava identificando sempre più il suo personaggio con l’attrice Frances McDormand. L’attrice era stata fin dal principio la scelta del regista.
Il regista ha rivelato di aver scritto il personaggio di Mildred proprio per la McDormand : “Era lei l’attrice che possedeva tutte le caratteristiche della mia protagonista.”
L’attrice però sulle prime era scettica. Aveva 58 anni e adorando impersonare donne della sua età, non voleva ringiovanirsi per nessun ruolo. A farle cambiare idea è stato suo marito.
Successivamente, leggendo il copione, la sceneggiatura l’aveva sedotta: più che un copione cinematografico, le sembrava un dramma shakespeariano. La cronaca di un dolore provato da un essere umano non legato né a un ambiente specifico né a un determinato tempo.
Una pellicola che fa centro
McDonagh fa nuovamente centro. Anzi migliora. La sua scrittura è precisa e personalissima, mescola tragedia greca col post-noir , il western con la black comedy, senza mai imitare o assomigliare a nessun altro. Tre manifesti anticipazioni
Tre manifesti a Ebbing, Missouri funziona per storia, per personaggi, per dialoghi intelligenti, spigolosi, divertenti. Per la regia senza sbavature e per le straordinarie interpretazioni di tutto il cast.
“La storia che ho voluto raccontare è quella di una guerra tra due persone che sono entrambe, in una certa misura, nella parte giusta” ha detto il regista. “Ed è per questo che si attiva tensione e drammaticità”.
“Mi è sembrato interessante indagare su ciò che accade quando la vita ci mette di fronte a situazioni senza speranza, ma che ci invitano ancora a sperare. Questo è anche il motivo che differenzia il mio film dagli altri polizieschi”, ha continuato il regista.
Diverte, emoziona e fa pensare il film di McDonagh, tratteggiando così la descrizione di un mondo che è anche il nostro, minacciato da un’anarchia folle e autodistruttiva figlia della violenza, dell’ignavia, dell’egoismo, del razzismo.
Non tutto però è ancora perduto: McDonagh lascia uno spiraglio aperto alla speranza. Una speranza che dipende tutta da noi, dalla nostra voglia di metterci in piedi, in gioco, di comprendere e ascoltare. Tre manifesti anticipazioni
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