Sembrava che tutta questa storia sarebbe finita, ma è tutt’altro che finita. Il 18 maggio 2018 Netflix presenterà ai propri abbonati l’intera seconda stagione di Thirteen reasons why.
La vita adolescenziale
I produttori di Thirteen reasons why, durante la prima stagione, hanno proposto tanti piccoli temi di grande drammaticità. Il bullismo, gli stupri, il senso di colpa ruotano in maniera compulsiva, proponendo agli spettatori spaccati di vita adolescenziali.
Quel periodo della vita di un adolescente in cui si pretende maggiore autonomia dai genitori, visti perlopiù come figure che non comprendono i figli. A questo dato si aggiungono tutte le conseguenze e i pericoli che derivano da una libertà tanto agognata.
“Hannah non era l’unica”
La scelta di proseguire con una seconda stagione complica le ragioni che hanno spinto Hannah Baker (interpretata dall’attrice Katherine Langford) al suicidio. A una attenta visione del trailer, emerge quanto detto prima, e stavolta le polaroid sono oggetto di esame del protagonista Clay Jensen (interpretato dall’emergente Dylan Christopher Minnette).
Da questo momento i protagonisti studenti della Liberty High dovranno affrontare le conseguenze davanti al giudice. Tutti, chi più chi meno, hanno contribuito alla morte di Hannah. Non è stato il bullismo ad ucciderla, ma il senso di colpa.
E allora, riallacciandoci al finale della prima stagione, che senso può avere la vicenda per i genitori di Hannah? Nella parte conclusiva del trailer è la stessa madre Olivia Baker (Kate Walsh) a rispondere all’interrogativo.
https://www.youtube.com/watch?v=iSRjDDVLnCI
“Non c’è più niente che abbia senso, a parte ottenere giustizia per nostra figlia”.
Alcune anticipazioni
Chi può fornirci le migliori anticipazioni se non Brian Yorkey? In un’intervista lo showrunner della serie tv ha confermato che le cassette lasceranno il posto alle polaroid:
“Spero che uno dei piaceri nel guardare il primo episodio sia chiedersi, come farà ad andare avanti senza i nastri? E se saremo riusciti o no a farlo funzionare dovranno deciderlo gli spettatori”.
Continua così:
“C’è una puntata che ha il potenziale di far saltare per aria Internet riguardo al quale alcuni spettatori saranno molto, molto arrabbiate”.
Nonostante buona parte degli spettatori critica il prolungamento in una seconda stagione, che vanificherebbe l’esito positivo della prima, Brian Yorkey ha confermato la produzione di Tredici 3:
“Quando abbiamo venduto lo show abbiamo pensato che avrebbe potuto essere quel genere di serie in cui si seguono i personaggi anno dopo anno. Ci siamo detti che pensiamo davvero che potrebbe essere un True Detective per ragazzi, dove ogni anno si ricomincia con un nuovo gruppo e altre 13 ragioni”.
Anche voi siete in attesa della seconda stagione? Continuate a seguirci su Cinemondium.
Tredici 2 anticipazioni