La miniserie di 10 episodi è stata pubblicata su Netflix il 21 Settembre 2018. Si tratta del rifacimento dell’omonima serie norvegese del 2014.
Creata, scritta e diretta dal regista scelto per il prossimo film di James Bond, Cary Fukunaga (vincitore di un Emmy nel 2014 con True Detective).
Cast d’eccellenza con attori protagonisti Jonah Hill (2 nomination all’Oscar) ed Emma Stone (Oscar per La La Land), interpreti di diversi ruoli ben caratterizzati. Sono stati entrambi capaci di coinvolgere maggiormente lo spettatore con le loro magnifiche performance, senza dubbio tra le migliori delle loro carriere. Maniac trama
Ma di cosa parla?
La trama è volutamente bizzarra e riduttiva.
In una New York tecnologicamente avanzata, Owen è un ragazzo schizofrenico con difficoltà a distinguere cosa sia reale o meno. Annie è una giovane tormentata da una grave perdita e che ha cominciato ad assumere una nuova misteriosa sostanza, diventandone dipendente.
I due si incontreranno per partecipare, ognuno con le proprie motivazioni, ad una sperimentazione farmaceutica. La nuova terapia è stata ideata per essere risolutiva di ogni tipo di sofferenza emotiva o problema psichico, sostituendo dunque la psicoterapia.
Ma c’è molto di più… Maniac trama
Una serie multigenere Maniac trama
Si tratta di 3 fasi terapeutiche, ciascuna caratterizzata dall’assunzione di una diversa pillola. Nel corso di queste, i soggetti sono cerebralmente connessi ad un computer dotato di una IA avanzata.
La serie consente allo spettatore di immergersi in un viaggio introspettivo nella mente umana.
Man mano si troveranno quindi a vivere esperienze immaginarie, come dei sogni molto intensi, che confonderanno con la realtà. Questo rende i singoli episodi dei veri e propri brevi film a parte, con diversi generi: avventura, crime, fantasy, ma anche azione e splatter in perfetto stile Quentin Tarantino.
E non finisce qui. Sono molte le tematiche affrontate, perfino quella di una IA “umanizzata”, dotata della capacità di provare emozioni, con le conseguenze che ne derivano.
Si può fare un paragone con alcuni film, per rendere meglio l’idea del contenuto. Sotto certi aspetti sembra quasi un mix tra Inception ed Eternal Sunshine of the Spotless Mind (noto in italia con il titolo Se mi lasci ti cancello).
Meritano di essere elegiate la fotografia e la scenografia, ricche di dettagli che contribuiscono a rendere la serie un piccolo capolavoro. Maniac trama
Stagione 2, tra speranza e polemica
Si tratta di una miniserie, quindi concepita senza un seguito, suddivisa in 10 episodi complessivi da circa 30 minuti ciascuno. Nonostante questo, dato l’enorme successo riscontrato, Netflix potrebbe decidere di continuarla.
Il finale infatti è molto misterioso e di certo fa parlare di sé. Lascia un forte dubbio allo spettatore che può elaborare la propria teoria, ma è proprio questo il bello.
L’idea di un proseguimento resta quindi possibile. Tuttavia il regista si è detto contrario. Egli ha dichiarato che non accetterà di scrivere e dirigere una stagione 2, ritenendo quello del decimo episodio il giusto epilogo, essendo stata ideata così sin dal principio.
Molti fan sembrano essere d’accordo con Fukunaga, poiché “allungare il brodo” non sempre porta a buoni risultati. Si sarebbe costretti a mettere i protagonisti nuovamente in difficoltà col rischio di una trama che risulti forzata e meno coinvolgente. Inoltre l’idea del cambio di regia non sarebbe gradita e rischierebbe di snaturare la serie. Dunque probabilmente non ci sarà nessun prolungamento della storia. Maniac trama
L’articolo vi ha incuriosito? Non vi resta che guardare ed amare Maniac e continuare a seguirci su Cinemondium.