Un stagione controversa
Game of Thrones è ormai passata agli archivi il 19 maggio di quest’anno. L’ultima stagione ha lasciato molti con l’amaro in bocca, sia per un finale tutt’altro che soddisfacente sia per vari buchi logici e narrativi presenti nella trama. Arya uccide Night King
Dopo mesi, infatti, i fan continuano a discutere circa alcune scene ritenute dai più “ridicole” e “senza senso“, cercando invano di trovare un giustificazione a certe scelte altrimenti inspiegabili.
Tra le scene incriminate c’è sicuramente quella in cui Arya Stark (Maisie Williams) riesce ad abbattere il Night King apparendo, letteralmente, dal nulla. In quella specifica scena Bran Stark e il Re della Notte erano circondati da centinaia di estranei, per cui il fatto che Arya sia riuscita ad avvicinarsi al Night King con così tanta disinvoltura ha fatto storcere il naso a molti.
Parla il regista Arya uccide Night King
Miguel Sapochnik, il regista britannico che ha diretto molti dei più grandi episodi della serie, tra cui proprio The Long Night di cui stiamo trattando adesso, ha rilasciato un’intervista all’Hollywood Reporter durante la quale ha spiegato il perché non sia stato mostrato il percorso fatto da Arya Stark per raggiungere il Re della Notte.
Alla domanda:
“Qual è stata la tua reazione quando hai letto del grande momento di Arya in cui avrebbe ucciso il Re della Notte?“, Sapochnik ha così risposto:
“Ho messo in dubbio tutto e abbiamo lavorato a lungo e duramente per trovare il giusto equilibrio per rendere credibile e realizzabile il tutto. Quindi l’abbiamo girata e abbiamo scoperto che la cosa fondamentale fosse il ritmo.”
Il regista ha poi aggiunto:
“A un certo punto, c’era un piano elaborato per farla combattere nella foresta di Weirwood, ma mentre procedevamo ci siamo resi conto che lo aveva già fatto durante l’episodio, quindi sarebbe stato ridondante. Alla fine, abbiamo capito che non importava come fosse arrivata lì: ciò che contava era creare quel momento in cui il Re della Notte fa il suo balzo e pensiamo che sia finita, quindi lei tira fuori il coltello e lo colpisce. Ho adorato anche la performance di Maisie dopo l’uccisione, quando condivide un momento con suo fratello Bran. Quel sorriso stanco. ‘Non oggi.’”
Una spiegazione abbastanza debole, che sottolinea ancora di più come la scena sia stata concepita male e realizzata peggio. Ma ormai quel che è fatto è fatto.
Durante l’intervista, Sapochnik ha anche parlato delle riprese estenuanti di The Long Night e di come abbiano sconvolto gran parte del cast.
Oltre all’episodio citato, il regista britannico ha diretto anche The Gift e Hardhome nella quinta stagione, Battle of the Bastards e The Winds of Winter nella sesta stagione e The Bells nell’ultima stagione.
E voi, cosa ne pensate? Avete apprezzato l’episodio in questione? E cosa pensate in generale della controversa ottava stagione? Fateci sapere la vostra con un commento qua sotto e continuate a seguirci su Cinemondium!