Captain America: amato da grandi e piccini. Soprattutto nella versione ideata dalla Marvel, i cui panni di Steve Rogers sono vestiti dall’imponente Chris Evans.
Il primo film, in particolare, è quello che ha destato più curiosità. I fan più accaniti, infatti, quelli che non si sono persi neanche un dettaglio de Il primo Vendicatore, sono ancora attanagliati da un grandissimo dubbio: come ha fatto Cap a sopravvivere ibernato per ben settanta anni? captain america rivelazioni
La pellicola captain america rivelazioni
Il primo film uscito nel 2011 è stato diretto da Joe Johnston. Sulla scia dei fumetti Marvel Comics, Capitan America, è stato scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely, prodotto dai Marvel Studios e distribuito dalla Paramount Pictures.
Ambientato, in primis, durante la seconda guerra mondiale, la pellicola ruota attorno al personaggio di Steve Rogers, un gracile ragazzo di Brooklyn che viene trasformato in un super soldato per aiutare i compagni in guerra, soprattutto contro lo spietato Teschio Rosso, un ufficiale di Adolf Hitler che vuole impadronirsi del misterioso Tesseract e usarlo come arma per annientare il mondo.
Il quinto lungometraggio Marvel è stato accolto positivamente da critica e pubblico, incassando 370.569.774 dollari.
A questo sono poi seguiti i sequel Captain America: The Winter Soldier e Captain America: Civil War.
La rivelazione
Congelato, dopo la caduta dell’aereo su cui si trovava nelle acque gelide del nord, Captain America, trascorsi moltissimi anni, si risveglia, ancora vivo.
Come ha fatto? Ecco finalmente la risposta della casa produttrice direttamente dalla mostra interattiva Marvel Avengers S.T.A.T.I.O.N. di Las Vegas: “Gli esami fisici sul Capitano Rogers hanno rivelato che il suo sangue è diventato più denso, ma non si è congelato.
I test hanno dimostrato come il sangue conteneva un’eccessiva quantità di glucosio, […] che ha abbassato la temperatura di congelamento e ha creato un “crioproteggente”.
Questo processo è simile a quello dei tardigradi (gli orsi d’acqua) e delle rane di legno, che metabolizzano del glicogeno nel fegato per ridurre il restringimento osmotico delle cellule evitando il loro congelamento.
Una cosa che, comunque, non si era mai vista in un essere umano prima d’ora”.
Si è dovuto quindi ricorrere alla scienza per spiegare qualcosa che in prima istanza aveva tutte le carte in regola per essere fantascienza.
Insomma, una spiegazione dettagliata e studiata per un supereroe che di suo è già dotato di poteri che gli permettono di affrontare qualsiasi situazione e avversità nel miglior modo possibile.
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