Chiamami col tuo nome è un film del 2017 diretto da Luca Guadagnino. La sceneggiatura è scritta da James Ivory ed è un adattamento cinematografico del romanzo “Chiamami col tuo nome” di André Aciman. Trilogia del desiderio
È il terzo e ultimo film della “trilogia del desiderio” di Guadagnino, dopo “Io sono l’amore” (2009) e “A Bigger Splash” (2015). Trilogia del desiderio
In Italia il film verrà distribuito a partire dal 25 Gennaio 2018 da Warner Bros Entertainment Italia. Trilogia del desiderio
Il film ha ottenuto tre candidature ai Golden Globe 2018, come miglior film, miglior attore (Chalamet) e miglior attore non protagonista (Hammer). Trilogia del desiderio
Tuttavia il film non è riuscito a portare a casa nessuno dei tre premi, ma Guadagnino non demorde e adesso punta ancora più in alto verso l’Oscar. Trilogia del desiderio
Il film rappresenta un allontanamento dai suoi precedenti lavori. Evita qui le cadute grottesche, dichiarando che questo è il film più calmo che abbia mai realizzato. Trilogia del desiderio
Guadagnino si è ispirato a: Jean Renoir, Jacques Rivette, Eric Rohmer e Bernardo Bertolucci, riuscendo però ad andare oltre la loro lezione, grazie a uno stile e a una ricerca del tutto personale. Trilogia del desiderio
Trama
Estate 1983, tra le province di Brescia e Bergamo si svolge una struggente storia d’amore e amicizia.
Elio Perlman (Timothèe Chalamet), un diciassettenne italo-americano di origine ebraica, vive con i genitori nella loro villa del XVII secolo.
Figlio di un professore universitario che ogni anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura della tesi di post dottorato.
Elio attende nella villa di famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre.
Ad arrivare nella tenuta Perlman è il giovane Oliver (Armie Hammer), un ventiquattrenne statunitense bello e affascinante.
I suoi modi disinvolti colpiscono immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad affacciarsi all’amore.
Tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, nasce tra loro un desiderio travolgente e irrefrenabile, che cambierà profondamente la vita del ragazzo. Trilogia del desiderio
Differenze rispetto al libro
Mentre il romanzo funge da ricordo dal punto di vista di Elio, il film è ambientato interamente nel presente: soluzione più efficiente per aiutare il pubblico a capire i personaggi.
L’ambientazione è stata cambiata da Bordighera, sulla Riviera Ligure, nelle campagne di Crema, in Lombardia e dal 1987 del romanzo, al 1983 (anno ricco di cambiamenti in Italia).
La scena in cui Elio e Oliver ballano “Love My Way” dei The Psychedelic Furs, non è tratta dal libro, ma è ispirata ad un momento di gioventù di Guadagnino.
Guadagnino ha cancellato diverse scene di nudo, ma ha lasciato la scena erotica in cui Elio si masturba con una pesca.
Immagini che risvegliano i sensi
Luca Guadagnino lavora a stretto contatto con il suo montatore Walter Fasano. Trilogia del desiderio
I due ripensano come assemblare una storia o anche solo come tagliare una singola scena per dargli un altro ritmo e usare le immagini per sottolineare altro rispetto al solito.
Lo si vede prima di tutto da come il film evochi un luogo e degli odori, delle sensazioni e delle coordinate spazio temporali a partire dai sensi.
La campagna d’estate, resa a partire dalla consistenza dell’erba, l’odore del prato, il fresco dell’acqua o le scarne camere da letto delle case estive dopo pranzo, o ancora le fresche notti in discoteca.
Tutte sensazioni che il cinema non può trasmettere se non attraverso audio e video: procede quindi per sinestesia, fondando la riuscita del racconto su tutto ciò che al cinema è trascurato
Nessuno dice nulla di diretto su quel che prova, ma ci sono una serie di odori, di suoni e di oggetti scottati dal sole che sembrano trasudare sentimento.
A partire da questo è possibile creare un immaginario emotivo personale e originale. Qualcosa di eterno come un innamoramento, in un vestito nuovo.
Una omosessualità non discriminata
Chiamami col tuo nome è un film che sembra raccontare di un altro mondo all’interno del nostro per come l’omosessualità negli anni ’80 viene vista: con una tranquillità e un’accettazione utopiche.
Trilogia del desiderio
Non siamo abituati a vedere al cinema una storia omosessuale in cui la discriminazione non c’è, è cancellata, in cui l’amore omosessuale esiste senza alcun problema.
Quella di Chiamami col tuo nome non è una relazione osteggiata da famiglia o società, non è “noi due soli contro il mondo”. È una storia d’amore vibrante, appassionata, sincera e sensuale.
Un mondo ideale che viene dal passato ma sembra essere il nostro futuro.
Un mondo che lavora attivamente perché questo futuro arrivi il prima possibile, proponendo un modello di integrazione anche familiare esemplare attraverso il sentimento e la commozione.
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