Ci sono personaggi che hanno fatto la storia della televisione italiana, ma che improvvisamente hanno deciso di farsi da parte, proprio all’apice del successo.
Tra questi, Claudia Koll (pseudonimo di Claudia Maria Rosaria Colacione), che ha radicalmente cambiato la propria vita.
Chi è Claudia? Claudia Koll oggi
Classe ’65, originaria di Roma, frequenta il liceo classico Orazio e diversi corsi di teatro, ottenendo piccole parti.
Fino a quando nel 1992 viene scelta da Tinto Brass come protagonista del film Così fan tutte.
Il plauso è enorme, e la Koll diventa così una delle più amate dive erotiche in Italia negli anni Novanta. Claudia Koll oggi
A seguire, Miracolo italiano (1994), dove interpreta una fan di Kevin Costner che cede poi alle lusinghe di Ezio Greggio; e Cucciolo (1998), in cui aiuta a crescere un Massimo Boldi prigioniero della sindrome di Peter Pan.
Al cinema, però, non eccelle come di dovere. Ha più riscontri positivi, infatti, sul piccolo schermo.
Nel 1995 viene chiamata da Pippo Baudo per presentare, insieme a lui ed Anna Falchi, il Festival di Sanremo.
Poi l’approdo nelle fiction televisive: dal 1997, infatti, è protagonista, insieme a Nino Manfredi, della fortunata serie Linda e il brigadiere (fino al 2000), subito seguita da L’impero (2001) e da Valeria medico legale (2000-2002).
Quest’ultima, però, vista anche una seconda stagione fallimentare sul piano degli ascolti, viene criticata dalla stessa Koll che vorrebbe cimentarsi in ruoli differenti.
Da qui la conversione. Da attrice mondana a fervente cattolica, comincia a vestire i panni di personaggi che meglio si addicono alla sua nuova veste.
Recita, quindi, in film-tv a tema religioso come Maria Goretti (2003) e San Pietro (2005).
Nel 2009 assume la direzione artistica della Star Rose Academy di Roma, e dirige il suo primo spettacolo teatrale come regista: è la commedia musicale A piedi nudi nel parco.
Nel 2011 è la volta di Storia di un Padre e due figli della poetessa Elena Bono, e nel 2012 di Vacanze Romane, portate in scena, oltre che a Roma, anche in molti altri teatri italiani.
Vita privata
All’avvicinamento alla Chiesa cattolica hanno contribuito le letture d’infanzia della mistica carmelitana Teresa di Lisieux (alleggerirsi dei fardelli pesanti, dei bisogni indotti e del superfluo per vivere più pienamente la dimensione spirituale della vita).
La svolta vera e propria, però, è avvenuta durante il Giubileo del 2000, quando ha accompagnato la sua amica e coach americana a San Pietro per attraversare la Porta Santa.
Lì ha percepito qualcosa, e ha deciso, di cambiare la propria vita personale e professionale.
Ha iniziato a dedicarsi a diverse associazioni di volontariato e all’apostolato, testimoniando in incontri di preghiera come ha stravolto la propria esistenza.
Nel 2005 ha fondato l’associazione Onlus “Le opere del Padre“, con lo scopo di aiutare le persone con sofferenze fisiche e psicologiche, soprattutto in Africa.
Oggi
“Mi trovavo in una situazione difficile in cui né il denaro né il potere né nessuno mi poteva aiutare in alcun modo. Ero impotente di fronte al maligno, che si è manifestato attraverso la pratica di meditazione orientale, che mi avevano insegnato a fare nell’ambiente dello spettacolo“.
A raccontarlo è l’attrice, che spiega così in che modo è arrivata alla conversione al cattolicesimo. “Ricordo che ero disperata, non sapevo cosa fare. Camminavo su e giù per la stanza. Ad un certo punto mi sono rivolta a Dio e ho sentito una liberazione. Mi sono sentita immersa in una pace profonda. E mi sono riposata in quella pace. Non sentivo più né preoccupazione, né paura, c’era solo silenzio, era un silenzio profondo che prima non conoscevo. Quel silenzio mi parlava di Dio“.
E’ arrivata persino a stravolgere il proprio stile di vita: “Vivevo nel lusso, avevo tappeti di grande valore, un servizio d’argento per mangiare, ma tutto questo non ha salvato la mia esistenza. Ho cominciato a vedere tutto con altri occhi ed ho compreso che dovevo dare una parte della mia ricchezza a qualcuno che non ha niente“.
La Koll è stata anche ad un passo dal prendere i voti in convento, ma alla fine ha rinunciato per non perdere l’affidamento di un ragazzo del Burundi ottenuto nel 2010.
Ha dichiarato, inoltre, di essersi pentita di aver recitato per Tinto Brass, usando anche parole dure nei confronti del regista.
Di recente, è comunque tornata a recitare per una buona causa. È lei la protagonista, in coppia con il conduttore Fabrizio Frizzi, del video di Maximo De Marco realizzato per la campagna mondiale sulla donazione degli organi, voluta dall’istituto ospedaliero San Camillo Forlanini di Roma.
Si tratta di un remake del Principe felice di Oscar Wilde in cui l’attore scomparso interpreta il Principe e Claudia l’uccellino.
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