Antonio De Curtis, in arte Totò, detto anche “il Principe della Risata”. Curiosità Tòtò
Tutti noi lo conosciamo e tutti ne abbiamo presenti le sue smorfie, il suo strano viso, il sorriso sbilenco e le sue battute… chi non lo ha amato?
Ecco quindi, in suo onore, un elenco delle più strane, divertenti, buffe, e a volte anche tristi, curiosità sulla sua personalità e biografia!
È esistito un movimento Totoista
La tendenza pacificamente anarchica di Totò ispirò un movimento giovanile di autonomia che si sviluppò a Bologna negli anni Settanta.
Il suo manifesto diventò la rivista Wow (per opporsi al recupero della filosofia di Mao del collettivo bolognese A/Traverso) creata da Dario Fiori, il quale dichiarò di rifarsi al movimento Wow-Totoista.
Si presentò come «il foglio dei circoli del proletariato giovanile in decomposizione»,
Il suo mento pronunciato
Fu il risultato di un pugno, mentre giocava a calcio, da parte di uno dei suoi precettori mentre era in collegio, ancora ragazzino.
Ebbe una sua collana di fumetti
Tali suoi fumetti vennero pubblicati nel 1953 ed avevano un costo di 25 lire. Ed ebbero inoltre un forte successo… Chi l’avrebbe mai detto che Topolino si sarebbe ritrovato a dover soffrire la concorrenza di Totò?
Un funerale da incubo
Come mai? Ebbene sì, durante il suo funerale (il 17 aprile 1967), ci furono scontri e feriti.
Inoltre alcune persone furono colte da malore, ci furono quattro feriti, due donne e due agenti, in seguito all’enorme scompiglio causato, per aver avuto lo spavento di vedere lì in mezzo alla folla, Totò vivo. Curiosità Tòtò
Ma in realtà si trattava solamente (e purtroppo) invece di Dino Valdi: la sua controfigura!
Nonostante l’attore avesse sempre espresso il desiderio di avere un funerale semplice, ne ebbe addirittura tre: uno a Roma, uno nel Rione Sanità a Napoli, e infine il più importante, sempre a Napoli, nella cappella di Sant’Eligio.
La sua superstizione
Totò era molto superstizioso. “Odio i gatti neri, sussulto se si versa l’olio e non faccio niente di venerdì”, dichiarò durante un’intervista.
“Credo anche che esistano gli jettatori e, per ingraziarmeli, neutralizzando così i loro influssi malefici, fingo di trovarli simpatici, li tratto bene, arrivo persino a coccolarli”.
Tuttavia, quasi in antitesi, Totò possedeva un loculo in un cimitero monumentale di Roma e spesso si infilava rimanendoci anche intere nottate. “Non ho mai provato alcuna paura in mezzo ai morti. Sono i vivi, a volte, ad essere spaventosi”.
La medaglia d’oro che Totò si fece
Dopo essersi visto riconoscere i suoi titoli nobiliari, il Principe De Curtis si fece coniare una medaglia d’oro, del peso di 50 grammi, da regalare ai suoi amici più intimi, con impresso il suo volto. O meglio, su di essa si fece imprimere il proprio capo di profilo, come si usava fare nelle monete che raffiguravano gli imperatori romani.
La scena di nudo non censurata Curiosità Tòtò
Stranamente, in un periodo in cui era forte la censura dell’epoca, non si sa come, ma passò inosservata una scena di nudo dell’attrice Adriana Serra. Una sequenza in cui Totò tornato dalla giungla vide la donna indossare una pelliccia di leopardo, preso dall’impeto, Totò le salta addosso le strappa i vestiti e anche il corpetto lasciandola a seno nudo.
Il suicidio di Liliana Castagnola
Il fatto fu inizialmente nascosto dalle cronache… ma l’attraente ballerina di origini liguri, si suicidò all’età solamente di 34 anni.
Si tolse infatti la vita proprio per amore di Totò, che non sempre e non come desiderava lei, corrispondeva. Ella scrisse poco prima del tragico atto: “Antonio, grazie del tuo sorriso”.
Donò tutti i ricavi per la canzone Malafemmina alla sua ex moglie
Nel 1951 Totò, seppur sposato con Diana Rogliani, aveva avuto una tresca con Silvana Pampanini. Quando si venne a scoprire il tutto, la moglie decise di separarsi e si risposò poco dopo.
Così Totò scrisse di getto la canzone Malafemmina, che divenne popolarissima e decide di dare tutto il ricavato proprio alla sua ex moglie. Curiosità Tòtò
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