Il T-800 aveva promesso che sarebbe tornato. Adesso pare che sia davvero tutto pronto per il sesto capitolo di Terminator, atteso nelle sale per il 26 luglio 2019.
La trama è ancora sconosciuta; quel che è certo è che la pellicola segnerà l’inizio di una nuova trilogia, e non terrà quindi conto dei film successivi al secondo.
Protagonisti, ancora una volta, Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton.
Dietro la macchina da presa il regista di Deadpool, Tim Miller, che lavorerà al film prodotto da Skydance e James Cameron.
L’età di Arnold
Dal secondo episodio di Terminator sono trascorsi ben 25 anni. Arnold Schwarzenegger aveva 44 anni mentre oggi ne ha 70. Per quanto li porti a meraviglia il tempo è trascorso anche per lui, e Cameron doveva per forza trovare una soluzione per giustificare una trasformazione così palese.
La soluzione trovata è più semplice di quanto chiunque si sarebbe mai aspettato. I T-800 – spiega attraverso la voce di Kyle Reese – presentano un endoscheletro ricoperto di tessuti umani veri creati artificialmente.
E così, se il rivestimento esterno guarisce gradualmente dai danni subiti, invecchia.
“Il bello è che [Arnold, n.d.r.] è un cyborg” ha dichiarato il regista. “All’esterno presenta una parte organica. E nel primo film Kyle Reese dice: ‘sudano e hanno l’alito cattivo’. Perché sono stati concepiti per infiltrarsi tra gli uomini, quindi c’è l’idea di carne e tessuti vivi sopra un endoscheletro di metallo. E questo rivestimento invecchia normalmente. È ovvio che lui è un cyborg che è stato in azione e operativo per molto tempo. E questo è tutto quello che dirò della storia”.
Problema età risolto dunque. Tim Miller ha aggiunto alle dichiarazioni di Cameron ulteriori dettagli.
“Non ho ancora parlato della faccenda con Arnold, per cui potrei finire nei guai. Ma poiché ha preso parte a tutti le altre pellicole, a differenza di Linda, credo che sia necessario che in questo sia diverso. Amo che i miei film di fantascienza e i miei personaggi siano realistici. E a proposito di quello che ha detto James sul fatto che l’esterno del cyborg cambia, mentre l’interno resta uguale: bene, non tutto l’interno. Il cervello si evolverà. Il cyborg crescerà emotivamente e intellettivamente. Sono macchine che imparano. Anche in Genisys – lo so, dovrei smettere – era una versione un po’ più fighetta del vecchio Terminator. Penso che dovremmo accettare la sua età. È proprio questo aspetto che lo renderà nuovo e accattivante per i fan”.
Chi torna e chi no
Come già detto, è confermata la presenza dei due protagonisti storici.
Linda Hamilton sta già effettuando gli allenamenti necessari per tornare nei panni di Sarah Connor.
Sebbene Robert Patrick, il T-1000 di Terminator 2, abbia espresso il suo interesse a tornare nella saga, il suo cyborg non farà parte del sequel.
Lo stesso si può dire di Edward Furlong, alias John Connor, troppo trascurato nel fisico per far parte di questo nuovo episodio.
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