Alexander Payne inciampa con questo film di alto livello portatore di un messaggio ecologico. Downsizing critica
Payne ha goduto di un notevole successo. Nominato all’Oscar per le pellicole: “Election”, “The Descendant”, “Sideways” e “Nebraska”. Downsizing critica
Tutte commedie accessibili, che hanno colpito il pubblico. Downsizing critica
Quindi cosa è andato storto con Downsizing che, con un budget di 68 milioni di dollari, vede come protagonisti due stelle del cinema: Matt Damon e Kristen Wiig?
Non un film da Festival
Payne si è cimentato nella sfida di unire una commedia e un eco-messaggio fantascientifico.
Ha lavorato senza sosta nel montaggio, per riuscire a trovare il film che catturasse il pubblico.
La casa di produzione Paramount Pictures ha poi deciso di proiettare il film al Festival di Venezia. Ma non è riuscito a superare la selezione per la nomination all’Oscar. Downsizing critica
Un difficile progetto per il maestro della commedia.
Le aspettative erano alte per questo film basato sul ridimensionamento degli uomini. Ma con questo film, Payne si è allontanato dalla sua zona di comfort.
Payne è un regista che è solito puntare a film di commedia, con attori famosi immersi in luoghi reali. Raramente ha tentato di catapultare i suoi personaggi in luoghi artificiali.
E Downsizing chiede proprio questo. Il regista e la sua squadra hanno dovuto creare un mondo di fantascienza che coinvolgesse pubblico e personaggi. Downsizing critica
Ma a quanto pare non ha raggiunto risultati soddisfacenti.
Tutto appare un po’ grottesco
Grottesca la spiegazione della procedura di rimpicciolimento:misto di accuratezza scientifica e comicità.
Paul e gli altri personaggi vengono strappati al mondo reale e sottoposti al processo di rimpicciolimento per essere poi catapultati a Leisureland e venire raccolti con spatole da terra.
Nonostante la scoperta scientifica, non risulta essere un vero film di fantascienza. Downsizing critica
Un Matt Damon che non convince
Il centro del racconto sarà invece il destino di Paul. Matt Damon interpreta Paul Safranek, un terapista privo di carisma, che si sottopone al ridimensionamento per rendere la sua vita più piccante.
L’attore arriva al punto di far sembrare il suo personaggio comatoso, noioso e anonimo.
Paul vuole ridurre se stesso perché la vita che vive è noiosa, ma dopo il rimpicciolimento la sua vita continuerà a rimanere noiosa.
Motore della narrazione
A smuovere le acque arriva Ngoc Lan Tran (Hong Chau), attivista vietnamita e rifugiata a Leisureland, che apre finalmente gli occhi a Paul.
Tran sembra creata per aiutare Paul a realizzare una verità: non migliorerà se stesso fuggendo verso una comunità perfetta, ma dovrà credere in se stesso, se vorrà trovare il suo posto nel mondo. Downsizing critica
Un eco-sostenibile di facciata
Tutto è esageratamente eco-sostenibile e tutti sono preoccupati per il destino dell’ambiente, finendo per non esserlo davvero.
Del resto tutto il film gira intorno a persone disperate, disposte a farsi rimpicciolire pur di continuare a vivere nel benessere.
A Leisureland tutto è ridotto (spesa e consumi) e i soldi risparmiati diventano ricchezza sicura nel micromondo; spingendo tutti a spostarsi per vivere una vita agiata.
Il film dunque abbandona il genere fantascientifico e si concentra più sulla commedia indie americana, sulle personalità strambe e le situazioni assurde, perdendo molta della sua spinta iniziale.
Riuscirà a catturare il pubblico? Non resta che aspettare l’uscitaa giorno 25 Gennaio 2018. Downsizing critica
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