È già passato un anno da quando Game of Thrones è giunto alla sua conclusione. Il finale della serie scritta da Benioff e Weiss e ispirata ai romanzi di George R. R. Martin ha deluso molti dei fan storici della serie, lasciando altri indifferenti e altri ancora soddisfatti ma con riserva. Trono Spade analisi finale
Perché sì, l’ultima puntata, e l’ultima stagione in generale, ha lasciato con l’amaro in bocca tutti, chi più chi meno. Ma perché tutta questa delusione? Cosa non ha funzionato? Quali personaggi avrebbero meritato un destino migliore?
“Eh, ma è solo un fantasy!” Trono Spade analisi finale
Partiamo con una doverosa premessa: no, il fatto che una storia sia di genere fantasy non giustifica ogni incongruenza logica e reazioni umane insensate. Se in un mondo fantasy esistono draghi, magia ed altre cose tipiche di questo genere narrativo, parallelamente devono essere seguite delle regole che diano coerenza alla storia e al mondo.
Esempio: Ne Il Signore degli Anelli esistono varie creature, ognuna con la propria peculiarità. Gli Hobbit, nello specifico, sono degli essere umani molto bassi e con piedi sproporzionati rispetto al resto del corpo. Per quanto un essere del genere non possa esistere nel nostro mondo, lo spettatore accetta la cosa nel patto narrativo della sospensione dell’incredulità, ovvero accetta il fatto che nel mondo de Il Signore degli Anelli possano esistere creature di questo tipo. Se però ad un certo punto del film gli Hobbit cominciassero.a volare e ad utilizzare poteri telecinetici senza che ciò sia stato.anche solo menzionato ad inizio storia, tale patto narrativo tenderà a venire meno nonostante il tutto si ambienti in un mondo dove queste “assurdità” sono la norma.
Il mondo fantasy non giustifica ogni assurdità nata dalla mente di un creativo, che sia un’incongruenza narrativa o cambi di personalità scellerati. Anche i mondi fantasy hanno le loro regole.
Jaime e il rapporto con Cersei e Brienne
Jaime è probabilmente il personaggio la cui evoluzione ha più deluso i fan. A differenza dei romanzi, Jaime Lannister nella serie TV non è mai riuscito (o non ha mai realmente voluto) allontanarsi dalla sorella Cersei. Quello stesso Jaime che ha sacrificato il suo onore di cavaliere pur di salvare gli abitanti di Approdo del Re, quando la sua amata sorella fa esplodere il Tempio di Baelor quasi non batte ciglio, e nelle battute finali dell’ultima stagione afferma che della popolazione non gli è mai importato nulla.
È chiaro quindi che nella costruzione del personaggi di Jaime qualcosa non sia andato per il verso giusto, soprattutto considerando il rapporto con Brienne nell’ultima stagione. A cos’è servito il momento di intimità dei due? Solo fan service? Visto che a conti fatti, la sottotrama romantica che lega i due nasca e muoia nel giro di un paio di episodi, pare proprio di sì.
Scrittura schizofrenica per un personaggio che avrebbe decisamente meritato un’evoluzione diversa. Seppur banale e scontato, vedere Jaime uccidere la sorella (e magari suicidarsi subito dopo), sarebbe stato l’epilogo più adatto per il personaggio. Trono Spade analisi finale
La sconfitta del Re della Notte
Qua ci addentriamo nel problema principale dell’ultima stagione di Game of Thrones, ovvero la prematura dipartita del Re della Notte. Oltre all’incredibile delusione di aver visto sconfitto il villain principale del’intera serie (perché sì, era lui) molto prima il finale di stagione, quello che non funziona davvero è l’intera 8×03.
Insensate sono le tattiche militari adottare dall’esercito di Jon Snow, come la folle carica al buio della cavalleria. In quella scena specifica, inoltre, senza l’arrivo di Melisandre i Dothraki sarebbero andati in battaglia con armi né infuocate né fatte di vetro di drago. Inoltre, per quale motivo non sono stati utilizzati.subito i draghi per fare un po’ di piazza pulito dell’enorme esercito di non morti? Perché l’esercito dei “vivi” non ha sfruttato le mura di Grande Inverno per difendersi? Perché non ha incendiato fin da subito le trincee?
Elencare tutte le folli tattiche militari di questa puntata occuperebbe troppo tempo, per cui dedichiamoci all’elemento che più ha fatto discutere della puntata, ovvero proprio la morte del Night King. Il problema vero di questa scena non è tanto il cosa, ma il come. Risulta incoerente il fatto che sia Arya ad ucciderlo, visto che durante tutte le precedenti stagioni era stato suggerito.a più riprese che fosse Jon il “prescelto” per questa impresa.
Le modalità con le quali il Re della Notte viene annientato.sono ridicole, visto che Arya compare letteralmente dal nulla (e la regia sottolinea il fatto che il Night King e Bran siano circondati da centinaia di non morti ed Estranei). Non funziona la scena, e in generale non funziona la puntata, neanche nelle piccole cose, come il drago del Night King che non riesce ad abbattere con il proprio fuoco le macerie che proteggono a malapena Jon Snow, quando nel finale della settima stagione riusciva a buttare giù la Barriera.
La regina folle Trono Spade analisi finale
Messo da parte il Re della Notte, serviva un villain ancor più di spessore per rendere un minimo più interessanti le ultime puntate fino al finale. In fretta e furia, gli sceneggiatori ha costruito un nuovo cattivo in appena due puntate, ovvero Daenerys, facendo passare la cosa come naturale.
No, non è stata naturale. Per quanto possa essere interessante la caduta di un mito e di un eroe, soprattutto in una serie come Game of Thrones,.ciò che fa sempre la differenza è il come. Le evoluzione e involuzioni dei personaggi, nelle ultime stagioni di Game of Thrones, non venivano più narrate attraverso.le immagini, ma attraverso i dialoghi dei personaggi. È infatti Tyrion che nell’ultima puntata fa lo spiegone agli spettatori,.facendo il riepilogo di tutti gli atti di violenza che hanno visto protagonista la Targaryen.
Peccato che durante le sette precedenti stagioni nessuno aveva mai percepito quegli atti come qualcosa di ingiusto e spietato, ma anzi come modo di proporre allo spettatore un personaggio giusto in difesa dei più deboli. Mentre Westeros era teatro.di avvenimenti indicibili, Daenerys era la speranza che veniva dall’est, e il suo avvicinarsi di stagione in stagione verso il Trono di Spade permetteva allo spettatore di sentirsi in qualche modo sollevato, mentre parallelamente il gioco del Trono metteva.fine alla vita di molto buoni.
Quindi no, a conti fatti l’improvvisa pazzia della Khaleesi non è stata supportata da una scrittura adeguata, che è apparsa.troppo frettolosa e priva di quei dialoghi che in passato rendevano certe evoluzioni più coerenti. Per non parlare del fatto che l’esercito della Madre dei Draghi, che nella 8×03 era stato dimezzato.nello scontro con gli Estranei e aveva visto la dipartita dei Dothraki, nelle puntate successive si moltiplichi senza un senso logico.
Il finale
L’ultima puntata è il naturale risultato di tutto ciò che non ha funzionato nell’ultima stagione, e nelle ultime due più in generale. La discendenza di sangue di Jon Snow, importantissima all’apparenza, alla fine non è servita a nulla visto che la cosa non viene neanche menzionata.durante lo scambio di opinioni dei membri del Consiglio.
Inoltre, non ha senso che sia Tyrion, un prigioniero, a scegliere il nuovo Re dei Sette Regni (sei, poi ci torniamo), oltre al fatto che il nuovo metodo di elezione tramite la monarchia elettiva pare peggiorare la situazione rispetto al passato. Il Re non verrà più scelto tramite discendenza di sangue, ma verrà eletto da una dieta di grandi elettori, scelti fra gli esponenti della più grande nobiltà del Continente. Stando così le cose, quanti complotti e macchinazione ci saranno subito dopo la morte di Bran per ottenere il trono?
Poi, perché Sansa chiede e ottiene l’indipendenza del Nord senza che gli altri popoli abbiano da ridire a riguardo (tra cui Yara, la quale era alleata di Daenerys e le aveva chiesto l’indipendenza delle Isole di Ferro)? Perché Sansa dovrebbe chiedere l’indipendenza pur essendoci uno Stark sul trono?
Ma soprattutto, perché Jon Snow viene mandato.alla Barriera se gli Estranei sono stati sconfitti? E che potere ha il Sovrano dei Sei Regni sulla Barriera visto che fa parte del Nord, adesso indipendente? Non avrebbe avuto più senso se fosse stato lo stesso Jon ad auto-esiliarsi oltre la Barriera, così da raggiunge i suoi amici Bruti e Spettro?
Ma poi, quindi, Bran sa leggere il futuro o no? Se avesse questo potere, allora avrebbe sulla coscienza la morte di migliaia di persone, ma visto.che nel finale sembra non avere idea di dove si trovi Drogon è molto probabile che nemmeno gli autori sappiano quali siano i suoi reali poteri.
Infine, è inutile anche solo commentare il fatto che venga nominato.come Mastro del conio Bronn. Il regno di Bran non sarebbe dovuto essere illuminato e diverso dai precedenti? Perché se si parte con un personaggi come Bronn in una veste così importante, sembrerebbe proprio che non sia cambiato nulla.
Tutto il resto
Parliamoci chiaramente, tutta l’ultima stagione è priva di qualsivoglia senso, questo per via di una sceneggiatura frettolosa e priva della profondità tipica della serie. Vari sono gli avvenimenti privi di coerenza narrativa, e troppi sono i personaggi che hanno subito un’ingiustificata involuzione, tra tutti Lord Varys, il re degli intrighi, nonché il personaggio più astuto della serie, il quale nelle battute finali sembra non avere un vero e proprio piano, scrive dei fogliettini destinati a non si sa chi e senza un reale scopo per poi farsi giustiziare.
Perché Cersei, uno dei personaggi più spietati dell’intera serie, si fa scappare l’opportunità di uccidere Daenerys e Drogon appena fuori dalle mura nella 8×04? E perché le balestre perdono totalmente di efficacia nella puntata successiva?
Perché Jon Snow è stato.riportato in vita? Alcuni direbbero che il suo compito era riunire i popoli del Nord e uccidere la Madre dei Draghi, peccato che sia proprio la sua resurrezione la miccia che inneschi tutti gli eventi che porteranno alla pazzia di Daenerys. Se Jon non fosse tornato in vita, infatti, Danerys avrebbe probabilmente conquistato da sola Grande Inverno, non sarebbe andata oltre la Barriera per salvare Jon (e quindi non avrebbe perso Viserion, Deus Ex Machina che ha permesso al Night King di superare la Barriera), non avrebbe combattuto nessuna battaglia contro gli Estranei e non avrebbe mai scoperto della sua parentela con il figlio di Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen.
Di problemi l’ultima stagione ne ha tanti, troppi per essere elencati tutti. E non bisogna essere uno sceneggiatore per accorgersene,.così come non bisogna essere un cuoco per accorgersi che un piatto di pasta è stato.cucinato male. Speriamo almeno che George R. R. Martin regali ai fan una degna conclusione tramite i suoi romanzi. Anche se questa conclusione potrebbe non arrivare mai.
E voi, cosa ne pensate? Che opinione avete del finale di Game of Thrones? Quali altri incongruenze avete trovato? Quali invece giustificate? Fateci sapere la vostra tramite i commenti! E ovviamente continuate a seguirci su Cinemondium! Trono Spade analisi finale