È un thriller che tiene con il fiato sospeso, fino all’ultimo fotogramma. film neeson 2018
L’uomo sul treno è opera del regista Jaume Collet-Serra, e sarà al cinema a partire dal 25 gennaio 2018.
Il thriller si svolge all’interno di un ambiente chiuso, ed è dunque privo di tutti quegli elementi “superflui” che potrebbero distogliere l’attenzione dalla storia.
Protagonista è Michael MacCauley, un ex agente di polizia che, tutti i giorni feriali, si reca a New York per lavoro. Un pendolare, appunto.
Trama
Michael, interpretato da Liam Neeson, viaggia in treno da circa vent’anni. Lavora in un’importante compagnia di assicurazioni, fino a quando non viene licenziato.
È anche un ex agente di polizia, ancora in ottimi rapporti con i vecchi colleghi. Sono proprio loro i primi a cui MacCauley racconta della sua disgrazia, prima ancora di comunicarlo alla moglie.
Ma sul treno, durante il viaggio di ritorno, accade qualcosa di inaspettato. Incontra una donna misteriosa, che gli offre 100.000 dollari in cambio della sua collaborazione.
La mansione è semplice: trovare una persona che viaggia abitualmente su quel treno, di cui non si ha nessuna informazione.
Michael è incredulo, non sa se credere alle parole della donna o meno. Quando si accorge che i soldi ci sono davvero è troppo tardi, e si ritrova costretto a stare al gioco per salvaguardare lui e la sua famiglia, che quella strana donna ha in pugno.
Liam Neeson ha alle spalle una solida esperienza nel ruolo di ex poliziotto, diviso tra etica e interessi personali. Per lui si tratta della quarta pellicola insieme a Collet-Serra.
Un buon bagaglio professionale quindi, che risulterà fondamentale per la buona riuscita del film.
Un cortometraggio d’autore
L’uomo sul treno si configura quasi come un cortometraggio d’autore.
Lo scopo è, stando alle parole del regista, quello di far comprendere quanto questi viaggi in treno facciano parte della vita di Michael.
D’altra parte è proprio per la sua lunga esperienza di pendolare, oltre che per le capacità tipiche di un ex poliziotto, che gli viene offerto dalla donna questo patto pericoloso.
Micheal è, secondo le parole del regista, “una persona normalissima che va a lavoro ogni giorno e questo cambia tutto, in particolar modo l’azione. Bisogna rendere tutto più terreno, complicato per il protagonista e insieme attraente per il pubblico”.
Collet-Serra ha anche parlato della difficoltà di lavorare in un’unica ambientazione. “È sempre la storia la sfida più grossa, bisogna capire come l’ambiente aiuta a raccontarla. Nel caso di questo film il treno diventa un microcosmo che il protagonista deve adoperare per riuscire a salvarsi, deve contare sull’aiuto degli altri passeggeri. Il messaggio che volevo veicolare è che puoi anche essere l’eroe della tua storia, ma se vuoi davvero fare la differenza devi collaborare con gli altri”.
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