L’attore Giorgio Pasotti, durante la conferenza di presentazione dedicata al film da lui diretto e interpretato Abbi Fede, ha parlato di come la pandemia di Coronavirus che ha messo in ginocchio l’Italia in questi mesi ha portato via qualcuno a tante persone, compreso lui: giorgio pasotti zia
“Ho passato un lockdown forzato in casa come tanti, qui a Roma ci siamo resi poco conto di quello che stesse accadendo. Ho provato un forte senso di impotenza pensando a miei genitori che vivono a Bergamo. Non potevo fare altro che sperare per il meglio. Non potevo partire, non potevo raggiungerli, potevo solo augurarmi che non succedesse nulla. I dati purtroppo mi hanno confermato che qualcosa poteva succedere da un momento all’altro. Ho amici e parenti che sono venuti a mancare e mi sono reso conto di cosa ha significato davvero questa malattia”.
L’attore ha continuato lanciando una frecciatina a coloro che in questi mesi hanno ipotizzato i complotti più assurdi e arzigogolati inerenti a questo virus il quale, intanto, mieteva davvero vittime innocenti:
“Mi fanno ridere molto, mi straniscono e mi fanno male questi discorsi leggeri e superficiali su quello che è accaduto. C’è persino chi sostiene che sia stata tutta una manovra. In posti come la mia città è avvenuta una vera tragedia di proporzioni enormi. Chiunque io conosca ha avuto un parente o un amico che è venuto a mancare in modo tragico, senza nessuno accanto, il quale è poi stato messo su un.camion dell’esercito e trasportato chissà dove. Io stesso ho perso una zia, morta da sola in ospedale, caricata e trasportata.con i mezzi militari in un luogo di cui mio cugino non ha saputo nulla per giorni”.
Abbi Fede vedrà Giorgio Pasotti affiancato da Claudio Amendola e sarà disponibile in streaming gratuito su Raiplay a partire dall’11 giugno.
Ivan (Pasotti) è un sacerdote con una fortissima fede in Dio e nell’uomo. La sua incrollabile convinzione, però, viene messa alla prova dall’arrivo di Adamo (Amendola), un neofascista assegnato alla sua comunità di recupero che non vuole tornare sulla retta via. Si scontrano dunque sullo schermo, in un lungo braccio di ferro, due visioni contrapposte del mondo e dell’uomo, una positiva e una negativa. L’eterna lotta tra “il bene e il male”, accompagnata dallo sguardo allucinato degli altri membri della comunità, lo sciatore alcolizzato Gustav, la problematica Sara e l’ex-terrorista Khalid, ognuno con i suoi problemi e la propria particolare storia di vita.
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