È uno di quei film pieno di cavalli e uomini con il capello e il sigaro. A fare da filo conduttore, questa volta, non c’è la lotta per qualcosa. Hostiles Western 2018
A lottare contro il tempo è Falco Giallo, capo Cheyenne malato terminale. C’è poi il capitano Joe Blocker, ormai alla soglia della pensione, con un’ultima missione da portare a termine.
Trama
Joe Blocker riceve un’importante richiesta dal presidente degli Stati Uniti. Gli viene ordinato di condurre fino al Montana il capo Cheyenne Falco Giallo, in fin di vita per una malattia terminale.
Ma Blocker ha combattuto contro gli indiani fino a quel momento, e ha visto morire per la mano di Giallo amici e commilitoni.
Al gruppo si unisce anche Rosalie. La storia della donna è evidente sin dalla prima scena, quella che precede i titoli di testa: la sua famiglia – marito e tre figli, di cui uno neonato – è stata trucidata da una banda di ladri di cavalli Comanche.
L’anima americana
Scoot Cooper, il regista, mette le cose in chiaro sin da subito. Il primo fotogramma è un esergo di D.H. Lawrence, che recita:”Nella sua essenza, l’anima americana è dura, solitaria, stoica e assassina. Finora non si è mai ammorbidita”.
Quest’anima americana, Hostiles la incarna nel personaggio di Christian Bale. Il capitano ha trascorso l’esistenza a combattere le guerre indiane, per dovere o per vendetta, sviluppando un odio viscerale per i nativi.
Una guerra senza etica, perché a essere uccisi da entrambe le parti sono uomini, donne bambini.
Per lui è un duro colpo quando il suo colonnello gli ordina – pena la corte marziale e l’addio alla pensione – di scortare fino alle sue terre un capo Cheyenne che sta morendo di cancro, nel nome della nuova politica federale di umanità e riconciliazione coi popoli sterminati.
Dal Nuovo Messico fino al Montana, il viaggio è anche quello verso una comprensione reciproca, una nuova consapevolezza nel segno del futuro e a dispetto del passato.
L’animo di Bale si ammorbidisce a ogni passo di più. Non solo per l’agire di Giallo. Più di tutto per il succedersi ininterrotto di di eventi terribili avvenuti sotto il segno della violenza, più bianca che non indiana.
Un west duro e stoico
Hostiles è e rimane quello che dall’inizio aveva dichiarato di voler essere: uno studio dell’animo americano duro, solitario e assassino.
A essere portata in scena è anche la contrapposizione tra l’animo maschile e quello femminile.
Certo, Copper scivola spesso nella retorica. Il suo è un west duro e stoico; si ammorbidisce senza sciogliersi mai, sospeso verso un futuro tutto da costruire e da conoscere.
Non resta che attendere l’arrivo nelle sale. Continuate a seguirci su Cinemondium. Hostiles Western 2018 Hostiles Western 2018