Lo scorso venerdì, a sopresa, la Disney ha deciso di affidare nuovamente la regia di Guardiani della Galassia Vol. 3 a James Gunn. James Gunn riassunto
Come noto, il licenziamento di James Gunn dalla regia del cinecomic è avvenuto lo scorso luglio. Oltre ad essere arrivato come un fulmine a ciel sereno la scorsa estate, la notizia ha fatto parlare e ha colpito un po’ tutti per la dinamica.
Tutti si sono schierati contro la Disney, cast marvel compreso. Ma come sono andati realmente i fatti?
Il licenziamento James Gunn riassunto
Gunn ha sicuramente fatto un lavoro eccellente, rendendo quello che forse era il gruppo più anonimo di personaggi Marvel come uno di quelli più amati. I suoi film sono infatti tra quelli meglio riusciti e più apprezzati dal pubblico. Si può dire che i Guardiani della Galassia così come li conosciamo sono per lo più frutto del lavoro del regista. James Gunn riassunto
Ma allora perchè privarsi di uno dei migliori in circolazione per poi dover ritornare sui propri passi, riassumendolo? La Disney non ha di certo fatto bella figura e la dura presa di posizione è risultata eccessiva, un errore ormai da essi stessi compreso. Tuttavia James le sue colpe ce le ha, eccome. Il licenziamento nasce dall’aver tirato fuori, da parte di alcuni haters, vecchi suoi tweet in cui ironizzava su temi importanti come lo stupro e la pedofilia.
Questo accadde nel Luglio 2018, proprio pochi giorni dopo il suo annuncio di aver ormai concluso la scrittura di Guardiani della Galassia Vol. 3. Non tardarono ad arrivare polemiche, con tanto di raccolte firme da parte dei fan. Anche i membri del cast si schierarono dalla parte del regista, su tutti Dave Bautista, attore che interpreta Drax. Egli fece infatti pesanti dichiarazioni contro la Disney e disse che avrebbe lasciato il ruolo se non fosse tornato Gunn a dirigere il capitolo finale della trilogia.
Si stava già cercando un nuovo regista per sostituirlo ed il primo nome il lista era quello di Taika Waititi, avendo fatto un lavoro simile per il film Thor: Ragnarok. Tuttavia fu Waititi stesso a dichiarare pubblicamente che non avrebbe accettato, perchè questo è un film di James Gunn.
La riassunzione
James si è comunque pubblicamente scusato, dicendo che all’epoca dava poco freno alle parole, facendo uso del black humor. Egli ha inoltre aggiunto che da quando ha diretto Guardiani della Galassia è molto maturato anche in questo aspetto. Inoltre si è anche tolto dai vari social e non ha più commentato nulla fino al suo ultimo post dopo la notizia ufficiale della sua riassunzione, in cui ringrazia i fan.
A metà autunno pareva che le ricerche di un nuovo regista si fossero esaurite del tutto, tanto che in molti avevano cominciato a pensare che il progetto fosse stato accantonato. Quello che nessuno sapeva era che la Marvel e la Disney non avevano mai effettivamente fatto partire la ricerca di un filmmaker e, in realtà, erano tornate da Gunn per stipulare un accordo in gran segreto. James Gunn riassunto
A quanto pare la Disney stava solo aspettando che si calmassero le acque. Il presidente di Walt Disney Studios, Alan Horn, ha incontrato il regista in diverse occasioni per discutere della situazione e, convinto dalle scuse pubbliche di Gunn e da come ha gestito la situazione, ha deciso di dare al regista una seconda occasione.
Il ritorno di Gunn alla regia del film era diventato complicato in seguito all’accordo stipulato con Warner Bros. e DC per scrivere e dirigere il sequel/reboot di Suicide Squad. Ad aiutare la decisione è stata però la forte convinzione della Marvel nel non considerare altri registi per dirigere il film conclusivo della saga dei Guardiani della Galassia.
Al momento James non ha rinunciato a lavorare sul film del DCEU, dunque è probabile che non appena finito con esso si metterà subito al lavoro tornando in casa Marvel. Continuate a seguirci su Cinemondium. James Gunn riassunto