Kevin Spacey è nell’occhio del ciclone. Accusato da Anthony Rapp di molestie sessuali, il protagonista di House of Cards si è scusato su Twitter con la vittima (all’epoca dei fatti quattordicenne), dichiarando, pubblicamente la sua omosessualità. Kevin Spacey molestie
Adesso è il fratello Randall Fowler a svelare altri tragici particolari, stavolta relativi all’infanzia, che hanno drasticamente segnato la personalità dello stesso Spacey.
Il padre nazista
“La vita in casa nostra era molto buia, assolutamente infelice. Kevin cercava di evitare quello che stava accadendo” ha dichiarato ai microfoni del Daily Mail, descrivendo il padre come un nazista violentatore, capace di frustare e abusare frequentemente di entrambi i figli.
La prova dell’orientamento ideologico di Thomas Geoffrey Fowler sta nel fatto che si iscrisse all’American Nazi Party quando Kevin e Randall erano molto piccoli, tagliandosi i baffi alla Hitler.
“Spacey tentò di evitare quello che stava accadendo rinchiudendosi in una bolla emotiva – continua il fratello – Si rifugiava nella recitazione come fuga dai problemi che c’erano a casa”. Kevin Spacey molestie
La madre, peraltro, non fece mai niente per fermare il marito, lasciando i due ragazzini in balia delle violenze dell’orco.
Una vita difficile quella di Kevin Spacey, che dietro al successo planetario con una delle serie più amate di Netflix (destinata a concludersi con la sesta stagione), nasconde violenze domestiche e umiliazioni inimmaginabili, che lo hanno scalfito nel profondo.
Quelli forniti dal fratello, sembrano alibi funzionali a giustificare quanto detto riguardo le accuse mosse in questi giorni. Un modo per “legittimare” il comportamento di Kevin a sfondo sessuale. O forse è solo lo sfogo di un “ex bambino”, che ha vissuto situazioni familiari intrigate, vedendo così la sua infanzia negata.
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