Ci sono voluti quasi vent’anni affinchè la televisione giapponese si accorgesse di Kiseiju, manga sci-fi di Hitoshi Iwaaki, pubblicato su Afternoon dalla Kodansha dal 1990 al 1995. Ben 18 anni dopo la fine del manga fu annunciata l’uscita di 2 adattamenti live action, nei cinema giapponesi rispettivamente nel 2014 e 2015 ed inoltre di una serie anime nel 2015.
Nel 1993 il mangaka Hitoshi Iwaaki vinse il 17° Premio Kodansha. La storia nel 2004 aveva interessato anche i produttori hollywoodiani della New Line Cinema, ma di cosa parla esattamente? Kiseiju riflessioni natura
Invasione dei kiseiju Kiseiju riflessioni natura
“Un giorno qualcuno pensò: La vita dev’essere protetta”. Il pilot comincia con queste parole pronunciate da un narratore mentre uno strano mostro divora in un boccone la testa di una donna. Il protagonista è un giovane solitario e pauroso di nome Shinichi Izumi. Uno studente liceale di 17 anni che vive con i suoi genitori in un quartiere tranquillo di Tokyo.
La sua vita tranquilla cambia però bruscamente la notte dell’invasione. Un essere vermiforme, che confonde con una sorta di piccolo serpente, entra nella sua camera e penetra nel suo braccio per raggiungere il suo cervello. Shinichi riesce a bloccarlo usando gli auricolari come laccio emostatico. La ferita svanisce in fretta e così pensa di aver fatto solo un incubo. Tuttavia era reale e la creatura ha preso possesso della sua mano destra. Ad essa Shinichi darà il nome di “Migi“, che in giapponese vuol dire proprio “destra” (“Destry” nel doppiaggio italiano).
Si tratta di parassiti dalla provenienza sconosciuta che potrebbero essere classificati come fossero elminti del sistema nervoso (che fortunatamente non esistono) dotati però di intelletto. Essi per sopravvivere devono entrare nel corpo degli esseri umani per raggiungerne il cervello, assumendone così il controllo. Questi “kiseiju“, oltre ad essere dotati di una spiccata intelligenza, hanno una fame quasi insaziabile e sono capaci di assumere qualsiasi forma. Uno scienziato li definirà come dei “muscoli pensanti mutaforma”. Kiseiju riflessioni natura
Rapporto parassita-uomo
Avendo impedito al parassita di divorare il proprio cervello, Shinichi e Migi rimarranno due identità separate pur condividendo lo stesso corpo. Essendo una sorta di ibrido, i due diventano bersaglio degli altri parassiti. Questo li porterà a combattere insieme per la propria sopravvivenza stringendo così un legame sempre più forte. Kiseiju riflessioni natura
Tra le principali minacce vi è la professoressa Ryoko Tamiya, personaggio inquietante ma anche intrigante. Tanto da essere protagonista di una sottotrama che avrà un ruolo fondamentale nella maturazione del rapporto parassita-uomo e che sarà legata ai momenti di più elevato impatto emotivo.
Nel corso dei 24 episodi della serie assisteremo a mutazioni, drammi, combattimenti adrenalinici resi spettacolari dalla capacità dei kiseiju di modificare la propria forma a piacimento.
La trasformazione dei protagonisti, fisica e psicologica, dà corpo a un insieme di riflessioni non banali sulla natura dell’essere che attualmente domina il pianeta Terra con scarsa considerazione delle altre specie viventi.
Azione e riflessione sugli esseri viventi
Noto anche con il titolo inglese Parasyte, l’anime è un piccolo capolavoro. Un perfetto mix di azione adrenalinica e di riflessione sulla vita e sull’essere umano nell’ecosistema.
L’uomo è l’animale più intelligente sulla faccia della Terra e si trova in cima alla catena alimentare. Ma cosa accadrebbe se un’altra specie, diversa da quella umana ma di intelligenza pari o superiore, venisse introdotta nel nostro ecosistema? Ci sarebbe uno stravolgimento ed inevitabilmente una lotta per stare in cima alla catena alimentare. Dovrebbero imparare a convivere pacificamente al fine di sopravvivere entrambi o deve per forza esserci una lotta che porta a rischio estinzione il più debole?
L’anime pone diverse riflessioni sin dall’inizio, facendole vivere a poco a poco insieme al protagonista. Si passa gradualmente dal vedere le cose in un modo al cambio di prospettiva, facendo avere una mente più aperta ai diversi punti di vista. Infine, quasi bruscamente, non fa più solo riflettere bensì proprio assumere consapevolezza di quello che è stato ed è attualmente il ruolo dell’uomo nel nostro ecosistema.
Questo porta quindi alla fine ad un messaggio ambientalista mandato “con stile”. Perchè anche con un messaggio positivo a favore dell’ambiente vuole far riflettere su come infondo tutto porta lì: alla sopravvivenza come fine della nostra esistenza.
Ecco che la definizione di “piccolo capolavoro” non sembra poi così esagerata. Raramente un prodotto lascia una tale consapevolezza radicata nello spettatore. La grandezza sta proprio nel far vivere i parassiti come esseri spregevoli per poi arrivare a far vedere l’uomo come un parassita del pianeta Terra. Ma fa anche capire cosa ci rende diversi e superiori rispetto agli animali, la coscienza delle nostre emozioni; in sostanza solo che siamo più evoluti, seguendo la teoria di Darwin. Tuttavia nessun animale, a parte l’uomo, uccide per il piacere di farlo.
La serie anime di Kiseiju – L’ospite indesiderato è attualmente disponibile per lo streaming su Netflix. Continuate a seguirci su Cinemondium. Kiseiju riflessioni natura