Sir Michael Gambon, l’attore che ha interpretato Albus Silente nel franchise cinematografico di Harry Potter, è morto all’età di 82 anni.
L’attore, nato a Dublino il 19 ottobre 1940, si è fatto conoscere al grande pubblico proprio grazie al già citato ruolo di Albus Silente, personaggio che ha interpretato a partire dal film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban del 2004, sostituendo Richard Harris il quale morì dopo aver intepretato il personaggio nei primi due film.
Come riportato dal The Guardian, Sir Michael Gambon è morto di polmonite all’età di 82 anni. Il suo pubblicista Clair Dobbs ha rilasciato una dichiarazione di sua moglie e suo figlio, Lady Gambon e Fergus Gambon, che potete trovare qui di seguito:
Siamo devastati nell’annunciare la perdita di Sir Michael Gambon. Amatissimo marito e padre, Michael è morto serenamente in ospedale con la moglie Anne e il figlio Fergus al suo capezzale, in seguito a un attacco di polmonite. Michael aveva 82 anni. Vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questo momento doloroso e vi ringraziamo per i vostri messaggi di sostegno e amore.
Anche la pagina ufficiale Instagram del franchise di Harry Potter ha omaggiato l’attore, come potete vedere qui di seguito:
Siamo incredibilmente rattristati dalla notizia della scomparsa di Sir Michael Gambon. Ha portato una gioia incaolcolabile ai fan di Harry Potter di tutto il mondo con il suo umorismo, la sua gentilezza e la sua grazia. Terremo per sempre il suo ricordo nei nostri cuori.
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Sebbene sia diventato iconico grazie al ruolo di Silente, che ha interpretato per quasi un decennio, la sua eredità attoriale va ben oltre il mondo magico. Oltre al suo lavoro sul grande e piccolo schermo, infatti, Gambon è stato un affermato attore teatrale aggiudicandosi 3 Olivier Awards su 13 nomination.
L’attore ha inoltre vinto quattro BAFTA su quattro nomination per i suoi ruoli negli show televisivi The Singing Detective, Wives and Daughters, Longitude e Perfect Strangers. La sua ultima apparizione è avvenuta nel thriller psicologico Cordelia, nel 2019.
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