Lo Studio Ghibli, Inc. è uno studio cinematografico di film d’animazione giapponese, noto soprattutto per essere il produttore delle opere di Hayao Miyazaki e Isao Takahata. Migliori studio Ghibli
In seguito alla recente scomparsa del grande maestro Takahata ci è sembrato giusto stilare una lista dei migliori prodotti dello studio di produzione che l’artista ha partecipato a creare. Alcuni di essi hanno segnato la storia dell’animazione giapponese e mondiale. Altri ci hanno solo segnato nella maniera più pura e genuina, spingendoci a ricordarli con affetto e a riguardarli di tanto in tanto.
Sicuramente non è possibile accontentare tutti in questa classifica di 10 film d’animazione. Toccando corde molto personali, i lavori dello studio Ghibli segnano in maniera diversa ognuno di noi. Risulta quindi difficile avere dei pareri unanime sui loro film. Questa quindi non è altro che una classifica personale che può essere condivisa o meno. Ecco a voi i migliori film d’animazione, secondo noi, dello studio Ghibli.
I 10 migliori film d’animazione dello Studio Ghibli: Migliori studio Ghibli
10. Pom Poko (1994) Migliori studio Ghibli
L’ottavo lungometraggio di Isaho Takahata è uno dei suoi più famosi, ha ricevuto distribuzione italiana solo in Home Video (ma con ottimo adattamento) ed è internazionalmente noto per la peculiarietà di mostrare spesso i testicoli dei cani-procioni protagonisti. Migliori studio Ghibli
9. Il mio vicino Totoro (1988)
Epica storia di formazione di due sorelle trapiantate in campagna assieme al padre mentre la mamma malata si cura in ospedale. Lo spirito della foresta che dà il titolo al film è la creatura più nota di Miyazaki ed è diventata il simbolo stesso dello studio. Uno dei film più umani e misteriosi dello studio. Non è chiaro come funzioni, quale corda tocchi, cosa racconti e quale sia la sua struttura narrativa, eppure è universalmente emozionante
8. Nausicaä della Valle del vento (1984)
Il primo film dello Studio Ghibli non si scorda mai.
Questo capolavoro a metà tra il Fantasy e la Fantascienza è semplicemente sublime. Perché è la quintessenza dell’animazione secondo Miyazaki.
Qua vengono affrontati per la prima volta i suoi temi più cari che rimarranno in tutte le sue opere successive quali il volo, il Bene e il Male, due facce della stessa medaglia e soprattutto la natura umana a contatto con l’ambiente.
7. La storia della principessa splendente (2013)
Kaguya è la principessa della Luna, che, giunta sulla terra, viene amorevolmente allevata da un uomo e sua moglie e una volta cresciuta riceve diverse proposte di matrimonio. Il suo sogno segreto però è di ritornare sulla luna. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar.
Tutta l’animazione giapponese si regge sul contrasto tra immobilismo e velocità, tanto nel disegno quanto nel raccontare, stavolta i concetti diventano pratica dal cui contrasto si genera un fascino unico.
Uno scrigno di emozioni e di riflessioni etiche che, se dovesse rappresentare il capitolo finale delle produzioni Ghibli, sarebbe epilogo degno di un’epopea immortale.
Totalmente non condivisibile la scelta del doppiaggio di rimuovere il nome della principessa, Kaguya (in giapponese “notte splendente” e quindi essenziale per la comprensione della trama), compiuta al solo scopo di evitare qualche risolino di adolescente.
6. Laputa – Castello nel cielo (1986)
Dopo il successo di Nausicaä della Valle del vento, nel 1985 Hayao Miyazaki, insieme a Isao Takahata e alla Tokuma Shoten, fonda lo Studio Ghibli. La prima opera che nacque fu proprio Laputa – Castello nel cielo, film prodotto tra il giugno 1985 e il luglio 1986, e uscito nelle sale il 2 agosto dello stesso anno.
Con questo secondo lungometraggio lo Studio Ghibli si afferma come una delle realtà più importanti dell’animazione del Sol Levante con uno stile personalissimo e messaggi sempre mirati e immediati.
5. La principessa Mononoke (1997)
La dicotomia Bene e Male nei film animati porta a vedere il mondo solo in due tonalità (Bianco e Nero) e non in scala di grigi come invece dovrebbe essere.
Con questo capolavoro assoluto il buon Miyazaki scrive la sua opera più pura e diretta su cosa sia il Bene e il Male e come si comportino gli uomini di fronte a una scelta con gravi conseguenze. Migliori studio Ghibli
4. Una tomba per le lucciole (1988)
Forse il cartone animato più tragico di sempre, dimostrazione che le ambizioni del Ghibli da subito (uscì assieme a Totoro in un assurdo double bill) erano di fare sul serio usando l’animazione con la potenza e la rabbia con la quale si usa il cinema. Raramente le sale cinemaografiche hanno proiettato un film più antimilitarista, più struggente e straziante di quest’incredibile odissea nelle lacrime di Isaho Takahata. Se ne esce sventrati interiormente, stupiti ancora una volta di più di cosa possa fare il cinema agli esseri umani.
3. Il castello errante di Howl (2004)
Prima sceneggiatura non originale adattata da un romanzo di Diana Wayne Jones.
Come sempre la fantasia e la magia di Miyazaki trasformano una buona storia in una sua storia con tutti i temi più cari che convergono e riscaldano e profumano il film come non mai. A tratti sembra di averla già sognata questa storia.
Il film, che si trova alla posizione numero 230 della classifica dei “500 migliori film della storia” della rivista Empire, è stato presentato in concorso alla 61ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, conquistando il Premio Osella per il migliore contributo tecnico. È uscito nelle sale italiane solo l’anno successivo (il 9 settembre 2005) in concomitanza con la 62ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, durante la quale Miyazaki è stato premiato con il Leone d’oro alla carriera, unico regista di film d’animazione a conquistare sia l’Oscar che il Leone d’oro.
2. Porco Rosso (1992)
Un gioiello di disegno e animazione. Nella storia del grande aviatore italiano diventato maiale per ignavia e preso in una clamorosa avventura nella quale (forse) potrà redimersi si respira una passione per l’avventura, la velocità, l’aria, il vento e le piccole cose della vita (donne incluse) che non è comune. Si ride moltissimo e ci si può commuovere più che volentieri. Contiene la più grande dichiarazione d’amore mai fatta in un cartone, quella che lo schivo e duro Marco Pagot fa alla sua amata senza usare parole, solo compiendo evoluzioni aeree sopra la sua casa.
1. La città incantata (2001)
Uno sforzo clamoroso che è ad oggi il più grande trionfo dello studio. Orso d’Oro al festival di Berlino (non era mai capitato che un film d’animazione conquistasse il massimo premio in uno dei principali festival del mondo) e Oscar al miglior film straniero (non era mai capitato). Distribuito ovunque è un viaggio formativo clamoroso in un universo nel quale sia ha la netta impressione che l’inventiva di Miyazaki sia in grado di presentare in ogni scena nuovi personaggi, nuovi esseri, nuove creature, scenografie e trovate per stupirci. Un film dall’inventiva continua anche nelle cose più piccole che sbatte in faccia al mondo intero il potere narrativo e la profondità del Ghibli. Solo recentemente la nuova edizione italiana ha reso giustizia al complesso gioco di rimandi con i nomi dei protagonisti (sottratti, nascosti, cambiati e infine riscoperti)
Extra. La Grande avventura del Piccolo principe Valiant (La spada del Sole) Migliori studio Ghibli
Questo non è un prodotto dello Studio Ghibli, ma in quanto primo lavoro che vede alla regia il maestro Takahata, merita una menzione speciale. E’ in questa occasione che i futuri amici Takahata e Miyazaki fanno la loro prima conoscenza lavorativa.
Certo, non è stata una produzione priva di ostacoli, ma il prodotto finale risulta uno dei più innovativi lavori di animazione di sempre. Sottovalutato come pochi altri lavori, La Grande avventura del Piccolo principe Valiant, è il primo film che eleva l’animazione sia nei temi che nella fattura. Uscita nel 1968, prodotta dalla Toei animation in piena crisi sindacale. Quest’ultima infatti decide di realizzare un lungometraggio d’animazione per placare le ire e impiega tutti i sindacalisti nel progetto. Migliori studio Ghibli
Un autentico pezzo di storia (che come tale sta integralmente su YouTube) in Italia inizialmente titolato La grande avventura del piccolo principe Valiant, per ricalcare un altro personaggio dei fumetti (ma europeo) cioè il Principe Valiant (che non centra nulla con questo film) e successivamente più filologicamente reintitolato Il segreto della spada del sole.
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