Il caso Naya Rivera: il coraggio di una madreNaya Rivera morte annegamento
Il caso che ha coinvolto tutto il mondo dello spettacolo è purtroppo arrivato al suo tragico epilogo. Dopo lunghe ricerche dalla sua scomparsa, e con sempre meno speranze, il corpo di Naya Rivera è stato trovato nel Lago Piru. L’attrice famosa per aver interpretato Santana in Glee è deceduta a 33 anni, lasciando il figlioletto di appena 4 anni.Naya Rivera morte annegamento
Dalle dichiarazioni dello sceriffo di Ventura (CA) Bill Ayub, che ha guidato le operazioni di ricerca del corpo, non ci sono dubbi sulle dinamiche del fatto. Dalle sue parole: “Ha usato tutte le sue forze per riportare il figlio sulla barca, ma non ne aveva più per mettersi lei in salvo“. Il cadavere che è stato univocamente riconosciuto come quello di Naya Rivera sarà ora sottoposto ad autopsia per la definitiva certezza dell’identità.
All’arrivo dei soccorsi il piccolo Josey Dorsey dormiva e ha poi raccontato ai soccorritori che lui e la madre erano andati in acqua per nuotare. Lei purtroppo però non era tornata sulla barca, ma l’aveva vista scomparire sotto la superficie del lago. Rivera e il figliosi trovavano in un’area del lago caratterizzata dalla presenza di una fitta vegetazione sotto il livello dell’acqua che già in altre occasioni aveva dato luogo ad annegamenti.
Terribili coincidenze…
Diversi attori del cast della fortunata serie “Glee” in cui l’attrice aveva interpretato per sei anni la parte di una cheerleader.lesbica, si sono uniti ai familiari in una catena umana sulle rive del lago in cui la giovane star ha perso la vita. Il suo personaggio aveva avuto un impatto positivi sugli adolescenti di allora alle prese con dubbi sulla propria identità sessuale.
E’ solo una macabra coincidenza che il corpo di Naya sia stato trovato nel settimo anniversario della morte dell’altra star della serie tv, Cory Monteith, ucciso nel 2013 a Vancouver da un’overdose di alcol e eroina. Mark Saling, altro protagonista di “Glee” con cui Naya aveva avuto anche una relazione, si è impiccato due anni fa a Los Angeles dopo essere stato riconosciuto colpevole di possesso di materiale pedopornografico. Un aiuto regista della stessa serie, Jim Fuller, è rimasto vittima di un attacco di cuore nel sonno sette anni fa, mentre nel 2014 l’assistente alla produzione Nancy Motes, sorella di Julia Roberts, si è suicidata. E’ per questo che si parlava, già prima della morte di Naya Rivera, della “maledizione di Glee”.
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