Finalmente dopo mesi e mesi di polemiche giunge al termine la battaglia tra fra i distributori cinematografici e Netflix. Infatti il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, è giunto ad una conclusione. Netflix decreto Bonisoli
La polemica Netflix decreto Bonisoli
Lo scontro tra il mondo del cinema e quello delle piattaforme streaming è un problema che negli ultimi anni ha destato diverse polemiche. Netflix decreto Bonisoli
Basta ormai un computer, una connessione internet e un abbonamento ad una piattaforma streaming per poter guardare un film direttamente da casa propria.
Questo ha portato ancora di più in crisi la già fragile macchina che è il mondo cinematografico. Infatti il pubblico preferisce guardare un film a casa sul proprio divano piuttosto che andare al cinema.
La battaglia tra cinema e piattaforme è andata poi avanti, acuendosi sempre di più, soprattutto nei confronti di Netflix.
L’apice venne raggiunto in occasione del Festival di Cannes nel maggio 2018. Qui, infatti, i film della piattaforma streaming erano stati banditi dalla competizione dopo che Netflix.
Questo perchè Netflix si era rifiutata di rilasciare le sue pellicole nelle sale cinematografiche. La decisione era stata presa dal direttore del Festival, Thierry Fremaux. Netflix decreto Bonisoli
La decisione di Bonisoli
Adesso, a distanza di diversi mesi, il ministro Bonisoli sembra aver preso una posizione a riguardo. Ha annunciato il 14 novembre 2018 di voler firmare un decreto che ha l’obiettivo di tutelare il cinema da piattaforme online come Netflix.
“Mi accingo oggi a firmare il decreto che regola le finestre in base a cui i film dovranno essere prima distribuiti nelle sale e dopo di questo su tutte le piattaforme che si vuole”.
“Penso sia importante assicurare che chi gestisce una sala sia tranquillo nel poter programmare film senza che questi siano disponibili in contemporanea su altre piattaforme”.
Cosa cambierà
Non accadrà più un caso come quello di Sulla mia pelle: il film di Alessio Cremonini sul caso Cucchi, uscito in contemporanea su Netflix e in sala.
Ora il decreto attuativo della legge cinema 2016 voluto da Bonisoli, che riguarda solo i film italiani, impedisce nuove sovrapposizioni. Netflix decreto Bonisoli
Continuerà ad essere utilizzata la prassi adottata finora di 105 giorni come lasso di tempo riservato alla programmazione in sala di un film, a partire dalla prima proiezione.
Un termine temporale che nel decreto, però sotto specifiche condizioni, si può anche ridurre: a 10 giorni, se l’opera è programmata in sala per un numero di giorni, diversi dal venerdì, sabato, domenica e giorni festivi, pari o inferiore a tre.
A 60 giorni, se l’opera è programmata in meno di 80 schermi e dopo i primi 21 giorni di programmazione ha ottenuto meno di 50 mila spettatori. Netflix decreto Bonisoli
Cosa ne pensate di questa scelta? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci su Cinemondium.
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