Se si è artisti, spesso, lo si è a 360 gradi. Cuore e anima in scena, senza mai perdere di vista i propri obiettivi. E’ il caso di Paolo Gentile. paolo gentile prossimi lavori

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paolo gentile prossimi lavoriAttore di teatro, televisione e cinema, passa da un ruolo all’altro con disinvoltura e fantasia. Cinemondium l’ha intervistato per voi. E, talento alla mano, ecco cosa ci ha svelato.

Come tutto è iniziato paolo gentile prossimi lavori

Ho sempre nutrito sin da piccolo una grande passione per la recitazione – dichiara Paolo – Ricordo di aver sempre provato forti emozioni durante uno spettacolo o un film e, pian piano, questa passione è cresciuta sempre di più.

Il teatro ed il cinema mi hanno costantemente affascinato e catturato. E così, successivamente, dopo aver seguito una strada che, molto probabilmente, non mi apparteneva, ho deciso di rivoluzionare la mia vita.

E di trasformare questa immensa passione in una professione, iniziando a studiare seriamente presso il laboratorio teatrale del Teatro Elicantropo di Napoli“.

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I lavori paolo gentile prossimi lavori

Così, dopo aver conseguito la Laurea in Scienze Geologiche all’Università Federico II, intraprende la sua carriera artistica, recitando in Supermarket ‘900, diretto da Carlo Cerciello, e ne La Rivolta degli Angeli di Anatole France.

Non solo. Seguono molti altri spettacoli al cospetto di registi del calibro di Antonio Casagrande (Wedding Wars – Guerre matrimoniali), Peppe Celentano (La Carica dei 101, Delitto e Castigo, La bella addormentata nel bosco, Miseria e Nobiltà, Dieci Piccoli Indiani, Il Fantasma di Canterville, La lampada di Aladino, La Sirenetta, Alice ed il suo fantastico mondo), Mario Santella (Solstizio d’estate – I corpi di Napoli), Orlando Forioso (Recontres de Chants Polyphoniques de Calvi).

E ancora: Gennaro Monti (La Favola delle ombre d’argento, Galassie – Viaggio nell’anima di un artista, L’impostore), Gianmarco Cesario (Sogno di una notte d’estate), Cinzia Mirabella (Il delirio amoroso di Sigismondo), Arnolfo Petri (Terraemotus – Cataclisma per una città senza più intenti), Angela Sales (Il Sonno verticale di Ivan), Stefano Jotti (Le père Noël est une ordure), Ciro Pellegrino (QZ6 – I Colori della follia).

paoloOltre al teatro, si dedica anche all’ambito televisivo e cinematografico, partecipando a film (Il manutentore, diretto da Claudio D’Avascio, Immoral Love con la regia di Nicola Guarino), cortometraggi (Le noir vivant, Generazione.Zero, Domus Amoris, Giulia, Napulione), web series (Patchworks di Marco Benincasa), spot pubblicitari e videoclip musicali.

Ogni singola esperienza vissuta in ambito teatrale o cinematografico mi ha insegnato qualcosa di importante che mi ha permesso di crescere non soltanto professionalmente, ma anche umanamente – continua a raccontarci.

Porto con me il mio bagaglio, che, anno dopo anno, ho potuto riempire sempre di più e che non finirò mai di arricchire, poiché non si finisce mai di imparare.

L’attore deve essere sempre pronto a mettersi in discussione, perché ogni inizio è singolare. Ogni esperienza è un’occasione per migliorarsi“.

Modelli e progetti per il futuro

Un attore che si rispetti ha inevitabilmente alle spalle figure di riferimento di spessore: “Ho sempre ammirato tutti i più grandi attori teatrali e/o cinematografici, le cui interpretazioni rappresentano vere e proprie lezioni di recitazione, fonti di insegnamento di immenso valore.

Il loro percorso formativo, le loro esperienze, i loro racconti mi hanno sempre affascinato, motivato, caricato.

Amo approfondire le loro storie, comprendere il motivo per il quale hanno dedicato la loro vita a questo mestiere.

paolo gentilePer quanto mi riguarda, senza alcun dubbio, intendo proseguire il mio percorso attoriale ed esplorare maggiormente tv e cinema. Mi auguro altrettanto di tornare presto in scena a teatro e di continuare ad emozionarmi ed ad emozionare“.

E sulla situazione del mondo dello spettacolo ai tempi del Covid-19: “La crisi provocata dall’emergenza Coronavirus ha segnato profondamente il nostro settore, ma noi non molliamo.

Nonostante tutto, è un’occasione per farci sentire, per far comprendere l’importanza dell’arte e della cultura, per far valere i nostri diritti. Il nostro è un lavoro vero e proprio e deve essere riconosciuto come tale.

Per fortuna, nonostante la chiusura dei teatri e dei cinema, il desiderio di continuare a creare non è mai cessato e, dunque, siamo pronti a tornare più forti di prima.

Sono certo che, pian piano, come già sta accadendo, riprenderanno le produzioni teatrali, televisive e cinematografiche e potremo ricominciare a lavorare con la stessa forza di prima e con nuove consapevolezze. Sono fiducioso, del resto non può esistere un mondo senza arte e cultura“.

Lo sa bene Paolo, che ha fatto proprio dell’arte una professione e uno stile di vita. E se volete conoscerne meglio sogni e peculiarità, seguitelo sui social!

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