La forma della cicatrice Potter cicatrice saetta
“Un viso sottile, ginocchia nodose, capelli neri e occhi verde chiaro. Portava un paio di occhiali rotondi, tenuti insieme con un sacco di nastro adesivo… L’unica cosa che a Harry piaceva del proprio aspetto era una cicatrice molto sottile sulla fronte, che aveva la forma di una saetta.” Potter cicatrice saetta
È così che J.K. Rowling ci presenta uno dei personaggi più iconici sia della letteratura che della cinematografia. Un ragazzino qualunque, la cui peculiarità è proprio quella cicatrice sulla fronte. Quella cicatrice a forma di saetta.
Per chi ha visto i film e letto i libri saprà sicuramente cosa rappresenta quel simbolo, ovvero il legame tra Harry e Voldemort, creatosi quando quest’ultimo provò ad ucciderlo con l’Anatema che Uccide, l’Avada Kedavra. Come sappiamo Voldemort fallì per via della protezione della madre di Harry, Lily, la quale si frappose tra i due.
Per anni tutti i fan si sono chiesti cosa rappresentasse quella saetta, se fosse in qualche modo legata alla mitologia greca e quindi a Zeus. Potter cicatrice saetta
Tempo fa però la Rowling, durante un’intervista, dichiarò che la scelta di dare alla famosa cicatrice quella determinata forma non avesse alcun simbolismo dietro:
“In tutta franchezza, ho deciso di darle quella forma perché ho pensato fosse “cool”. Di certo non avrei potuto dare al mio protagonista una cicatrice a forma di ciambella!”
La teoria
Il dubbio, però, è rimasto, e un utente su Twitter ha deciso di proporre la sua personale, e plausibile, teoria. Come già detto precedentemente, Voldemort tentò di uccidere un Harry ancora in fasce ma qualcosa andò storto. Il potente sortilegio rimbalzò sulla povera Lily lasciando la cicatrice a forma di saetta sulla fronte del piccolo Harry.
Secondo l’utente di Twitter questo simbolo non sarebbe casuale, ma sarebbe strettamente collegato all’Anatema che Uccide. Infatti il movimento che si fa con la mano quando si pronuncia l’Avada Kedavra è molto simile se non identico alla forma della cicatrice di Harry:
“Avete notato che la cicatrice di Harry Potter in realtà non è una saetta ma è il movimento, fatto con la mano, per lanciare l’Avada Kedavra?”
Che sia una coincidenza? È molto probabile che all’inizio la scrittrice avesse effettivamente scelto quella forma perché fosse “cool” e solo a saga inoltrata abbia deciso di creare un reale collegamento, più precisamente con l’introduzione delle Maledizioni senza Perdono.
E voi, cosa ne pensate? Credete in questa affascinante teoria? Fateci sapere la vostra con un commento qua sotto e continuate a seguirci su Cinemondium!