Reset – Storia di una creazione (2018)

Reset – Storia di una creazione è un film di Thierry Demaizière e Alban Teurlai, al cinema solo il 12, 13 e 14 febbraio 2018. Reset balletto film

Trama Reset balletto film

Protagonista assoluto è Benjamin Millepied, nominato directeur de la danse a l’Opèra de Paris, nel novembre del 2014, succedendo a Brigitte Lefèvre.

L’intento del nuovo direttore è quello di rivoluzionare i codici della danza classica.

Bastano un computer, un telefono, una t-shirt, un paio di scarpe da ginnastica e un angolo di tavolo.

Millepied riflette, crea, si guarda intorno, assimila, fotografa, filma tutto, ascolta i suoni, analizza i video, verifica i passi, scompone i gesti, li cerca, li accenna, osa, sbaglia, ricomincia, cade, si rialza, sperimenta, guarda altrove, fa uno schizzo, disegna, prende nota, si documenta, visiona i balletti classici e contemporanei, studia altre esperienze corporali, scruta ovunque fino a trovare quello che fa la differenza. Insomma, persegue la libertà.

Figlio di una ballerina e di un atleta agonista, Millepied desidera cambiare un sistema istituzionale e amministrativo come quello francese, ottuso, carico di gerarchie e lunghe attese, anche quando si tratta semplicemente di ottenere un oggetto di scena.

Condanna, pertanto un mondo in cui ci si preoccupa più del business che della salute dei ballerini.

Millepied, invece, dà una grande importanza al corpo di ballo. Il coreografo aggiorna le condizioni di lavoro, rinnova i parquet per ammortizzare i salti, obbliga i performers al controllo medico, promuove la diversità etnica, e traghetta gli antichi velluti nell’era della comunicazione digitale.

Conosciuto a livello internazionale per le coreografie di Black Swan di Darren Aronofsky, Benjamin Millepied firma una prima stagione equilibrata.

Per il debutto, con La Marsigliese e in presenza del Presidente della Repubblica, François Hollande, il neo-direttore realizza Clear, Loud, Bright, Forward, un manifesto artistico sulla partitura musicale di Nico Muhly che impregna i corpi dei ballerini di un’energia elettrica pazzesca, con la complicità del collettivo britannico United Visual Artists, scultori e architetti della luce che si dedicano a un’ampia gamma di discipline.

Il metodo Millepied, pertanto, è proprio questo: combina la complessità tecnica di George Balanchine con la fluidità dei passi a due di Fred Astaire. Reset balletto film

La regia

Thierry Demaizière e Alban Teurlai seguono da dietro le quinte il lavoro di Millepied, e decidono di dar vita a una pellicola che possa esaltarlo, descriverlo.

Un documentario d’arte che supera le polemiche, e ci mostra Benjamin Millepied come colui che prima rivoluziona, e poi si dimette dopo un anno e mezzo dalla nomina.

Fallimento o comunque successo? Il coreografo ha garantito in ogni caso uno spostamento, un cambiamento, ma era troppo visionario, troppo giovane, troppo vivo, troppo libero, e troppo ingenuo per capire che lo scenario politico non gli avrebbe mai dato completamente mano libera.

Uno scontro tra arte e istituzioni che dimentica per strada l’elemento più prezioso e importante di tutti: la danza.

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