Passa dalla scena alla regia con una fluidità impressionante. Ma quando si è dotati di talento, questo diventa un gioco da ragazzi.
E’ il caso di Rosa Lao, attrice che spazia dal teatro alla prosa, passando per il musical.
Classe 1982, nata a Catania, ha studiato in maniera approfondita canto, interpretazione, pedagogia teatrale, perfezionando la sua formazione presso l’accademia teatrale diretta da Egle Doria e Nicola Alberto Orofino.
Con la voglia di migliorarsi, e scoprire nuovi orizzonti, che da sempre la contraddistingue. rosa lao attrice
“Nata insieme a questa passione”
“Sono sempre stata una bambina molto curiosa. Mia madre e la maestra mi chiamavano UPRANTI (termine della tradizione siciliana per definire le attrici di opera o dedite a professioni artistiche) – racconta a Cinemondium.
Osservavo, cantavo, mi facevo tante domande, imitavo le voci di parenti e compagni, fabbricavo costumi con la carta pesta e quinte con le sedioline verdi della scuola.
Amavo perdermi nei racconti di mia nonna, immaginando come era vestita, come camminava, le espressioni del suo volto giovane, che viveva quelle parole.
A sette anni fui folgorata da una scena del mitico trio Lopez-Marchesini-Solenghi, e credo che in quel preciso istante, di cui ricordo un fortissimo profumo di frittelle, quel piccolo germoglio abbia trovato il suo terreno“.
Regista e attrice. Quale dei due ruoli ti senti più cucito addosso?
“Per rispondere in modo completo a questa domanda devo fare un breve prologo. Nel mio percorso, ho avuto la fortuna di incontrare tante persone che si sono prese cura di quel piccolo germoglio.
Dalla mia maestra delle elementari, a cui devo la passione per la letteratura, tutta e teatrale (studiare e fare le recite con i personaggi di Pirandello e Shakespeare nella scuola primaria degli anni Novanta non era cosa comune!).
Al maestro Giuseppe Di Martino, grande amico del mio professore di Storia e Filosofia, che in tutti i miei cinque anni di liceo, tenne dei laboratori teatrali a scuola, straordinari ed illuminanti!
E ancora: il maestro ed amico Michele Condorelli, la prima persona ad aver creduto in me, come anima.
E tutti i grandi e tantissimi maestri, di accademia e di palcoscenico che ho incontrato e che incontrerò. Perché, secondo me, non si può parlare in modo completo di un attore, senza prima raccontare l’aria che ha respirato“.
E di “aria buona”, Rosa ne ha respirata davvero tanta. Tra i suoi primi lavori, ricordiamo il debutto, con la compagnia di Michelangelo Condorelli, come protagonista nel 2011 in Kasimir e Karoline, e nel celeberrimo Berretto a sonagli.
Dal 2013, poi, collabora con diverse compagnie professionali. E nel 2017, viene scelta dalla regista Anna Aiello, per interpretare il ruolo principale nell’opera Stelle già dal tramonto, tratta da La Buona novella di Fabrizio De Andrè.
E ancora: è con La Carrozza degli artisti, diretta da Elisa Franco, per due stagioni teatrali, negli spettacoli La casa di Bernarda Alba, Orchidea nera, gli amanti maledetti, Una lunga attesa, La rosa Tatuata, A cena con Agnese.
Non passa in secondo piano, il sodalizio con la prestigiosa Accademia Internazionale del Musical di Enrico Sortino. E la collaborazione con registi del calibro di Aldo Mangiù, Cosimo Coltraro e Turi Giordano.
“Fare l’attrice per me è una scelta quotidiana e necessaria – sostiene l’attrice siciliana – di continuo studio e di grande movimento ed evoluzione.
Amo sperimentare, farmi tante domande, incontrare persone con la luce negli occhi, costruirmi, distruggermi e ricostruirmi ogni giorno.
Il ruolo dell’attore, in tal senso è quello che mi sento cucito addosso. Ho lavorato anche come regista e aiuto regista, compito che si struttura anche attraverso canali interpretativi intrecciati a quelli dell’attore, ed in questa direzione mi ha donato molto“.
Quali sono le esperienze in ambito teatrale che ti hanno segnato maggiormente?
“Tutte le esperienze teatrali mi hanno segnato, nessuna esclusa: dalla prima volta su un palcoscenico ‘convenzionale’ a 6 anni nel teatro della scuola, al primo ruolo da professionista, fino all’ultimo lavoro [è Corifeo nel dramma sacro Agata, la santa fanciulla, ndr] con la regia del maestro Giovanni Anfuso, che ho ritrovato con grande gioia dopo tanti anni, che mi ha voluta fortemente nel suo cast, e da cui ho imparato tantissimo“.
“Teatro è vita a 360 gradi” rosa lao attrice
Come riesci a coniugare vita privata a lavoro?
“E’ il lavoro più bello del mondo ed anche il più difficile. Si fatica, si lavora duramente ogni giorno con rigore e disciplina, tanto alle prove e tanto a casa.
Non ci sono orari , domeniche o feste comandate perciò il confine con la vita ‘privata’ è sempre un po’ complicato.
Ma è anche fortemente legato ai rapporti personali, nella doppia matrice di contatto con sé stessi e con gli altri. Si vive di emozioni che ci pervadono, che bramiamo, che ci fanno soffrire, che ci ispirano, ne siamo famelici.
L’artista vive di vita e di amore, altrimenti non avrebbe materiale con cui lavorare e da restituire sul palcoscenico. Amo prendermi cura delle persone che amo, ed in loro perdermi.
Quindi, è difficile, certo, ma è anche estremamente semplice perché vitale!“.
Punti di riferimento e sogni rosa lao attrice
C’è un personaggio del mondo dello spettacolo che più ti ha influenzato, ti è servito come esempio, nel portare avanti la tua carriera?
“Nel mondo ‘vicino a me’, mi ispirano continuamente i miei tanti maestri, i colleghi, gli amici, gli amori, le persone incontrate per caso, i quadri, i libri, tanta musica, gli spettacoli che ho amato e quelli che ho odiato.
Quelli ‘vicini virtualmente’, sarebbe impossibile scriverli tutti! Perciò, giusto qualcuno, sperando che nessuno si offenda: Anna Marchesini, Monica Vitti, Rossella Falk, Franca Rame, David Bowie, Gaber, De Andrè, Picasso, Billie Holiday, Emma Dante, Mina, Giovanna Mezzogiorno, Winona Ryder, Neil Patrick Harris, Giulietta Masina, Elisabeth Moss, Jon Hamm, Natasha Lyonne, Maria Callas, Caravaggio“.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto? I tuoi progetti per il futuro?
“Sogno ogni giorno molte cose e ho tanti progetti ma non te li dico per scaramanzia!“.
Un’artista completa e appassionata. Non la prima che capita. Piuttosto, la protagonista. Se volete conoscerla meglio, ed esplorare il suo immenso universo, seguitela sui social: Facebook e Instagram!
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