L’attualità in un unico film. Sconnessi è piombato al cinema il 22 febbraio. Sconnessi recensione
È la nuova commedia diretta da Christian Marazziti, adatta soprattutto alle nuove generazioni, in quanto racconta il “dramma” di vivere senza (o con) i dispositivi digitali.
Trama Sconnessi recensione
Per il suo sessantesimo, Ettore Ranieri riunisce intorno a sé la sua famiglia allargata, che comprende la compagna Margherita, incinta di sette mesi, i due figli di primo letto (Claudio con fidanzata vegana Tea, e Giulio) più Achille, il fratello di Margherita. Sconnessi recensione
L’idea è quella di trascorrere il compleanno lontani dalla quotidianità, immersi nella natura incontaminata, presso una baita di montagna del Trentino.
E poiché Ettore è un saggista impegnato in una battaglia contro la Rete e in favore dell’universo analogico, pensa bene di vietare la connessione Internet a tutti i suoi famigliari, gettandoli, però, nel panico totale.
Ognuno di loro ha, infatti, la sua ossessione da coltivare con l’aiuto delle alte tecnologie: da Achille con le auto d’epoca, a Giulio col poker online, passando da Stella, la figlia della domestica russa Olga, in fissa col rapper Fedez. Così, nel gruppo esplodono i primi conflitti.
Metafora dell’oggi
Sconnessi racconta un isolamento forzato come modo per far dialogare i membri di una famiglia che non si parla (quasi) più.
La vicinanza coatta, però, non porta a nulla di buono: non favorisce colloqui più approfonditi, o un contatto umano più sincero.
Si tratta, pertanto, di una pellicola che, a differenza di Perfetti sconosciuti, in cui si faceva leva sui cellulari per svelare segreti e bugie, evidenzia come l’assenza delle connessioni virtuali non mette comunque veramente a nudo la natura dei personaggi.
La sceneggiatura
L’attenzione degli sceneggiatori Christian Marazziti (anche regista del film), Michela Andreozzi, e Massimiliano Vado in collaborazione con Fabrizio Nardi e Gianluca Tocci, sembra molto più concentrata a confezionare battute a raffica, e a sviluppare dinamiche relazionali con un minimo di autenticità e di pathos, pur nel contesto della commedia.
Sconnessi, così, resta una serie di vignette slegate che potrebbero funzionare in una web serie, ma che cozzano con la struttura tipica del lungometraggio cinematografico.
Il cast
Nonostante Ricky Memphis e Stefano Fresi riescano a dare ai loro personaggi una caratterizzazione ben definita, al di là delle gag, Antonia Liskova, nei panni della domestica Olga, si rivela l’unica protagonista capace di raggiungere gradualmente un suo spessore, lasciando trasparire dietro la maschera le proprie emozioni.
Di contro, Giulia Elettra Gorietti (Tea) si ritrova nei panni di un personaggio carico di contraddizioni e incoerenze: a volte idealista alternativa, a volte borgatara, a volte ancora cinica speculatrice. Sono tutti tratti che si contraddicono, e con i quali identificarsi diventa impossibile.
Del cast al femminile, fa parte anche Carolina Crescentini nel ruolo di Margherita.
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