Tobey Maguire ha spiegato cosa lo ha spinto al ritorno nei panni dell’Uomo Ragno in Spider-Man: No Way Home.
La collaborazione tra Marvel Studios e Sony è in corso ormai dal 2015 e l’ultimo prodotto sfornato da tale partnership, il già citato No Way Home, è ancora sulla bocca di tutti.
Coloro che sono stati coinvolti nel progetto hanno già condiviso le loro opinioni sul film, come Tom Holland, Andrew Garfield, Willem Dafoe e il regista Jon Watts. Ora è il turno di Maguire, il quale ha rivelato perché alla fine ha scelto di tornare nel ruolo di Spider-Man.
Maguire ha interpretato il ruolo tre volte due decenni fa, recitando nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi. I primi due film del franchise sono stati molto apprezzati, ma il terzo capitolo non è stato accolto altrettanto bene.
In seguito, Spider-Man 4 venne scartato nonostante la sceneggiatura fosse già pronta. Alcuni anni dopo, la società ha riavviato il personaggio, introducendo la versione di Garfield nei film di Marc Webb. Questo fino al 2015, quando Sony decise di stringere un accordo con Disney e Marvel Studios sulla condivisione del personaggio, il quale alla fine è stato interpretato da Holland.
Diversi anni dopo quell’ultimo riavvio, tutte e tre le versioni live-action di Spider-Man hanno condiviso lo schermo per la prima volta in Spider-Man: No Way Home. Ora, Tobey Maguire ha spiegato cosa lo ha convinto al ritorno nel film in una nuova intervista pubblicata sul canale YouTube ufficiale di Spider-Man:
Devo dire che sono stato subito incuriosito. In quella conversazione, l’intenzione, il tipo di amore e la celebrazione di questi film, e cosa significasse, penso che per Amy [Pascal] e Kevin [Feige] fosse evidente. Quando gli artisti o le persone che stanno guidando un processo creativo hanno una sorta di autentico, genuino intento di celebrazione e amore, a me viene solo voglia di unirmi a tutto questo.
Per quanto concerne il rapporto instauratosi con gli altri due interpreti del personaggio, Maguire si è espresso così:
Sono un grande fan di Tom [Holland], di Andrew [Garfield] e dei loro film. Quindi, è stato decisamente intrigante. Ma nel mentre mi chiedevo: ‘Beh, cosa faremo?’. Ho apprezzato ciò che è stato condiviso. Ma si trattava davvero di stare insieme a queste persone e di rivisitare ciò che faceva parte della mia storia e avere la possibilità di apprezzare un incontro.
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