La polemica

Alcuni giorni fa Shannon Lee, la figlia di Bruce Lee, in un intervista rilasciata a The Wrap, si è detta contraria a come Tarantino abbia rappresentato la figura del padre nel film Once Upon a Time… in HollywoodTarantino critica Bruce Lee

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Tarantino critica Bruce LeeÈ stato davvero spiacevole sedersi al cinema e sentire le persone che ridevano di mio padre. Posso capire tutto il ragionamento alla base del film. Che i due protagonisti siano questa specie di antieroi e che si tratti di una sorta di personale fantasia di quello che sarebbe potuto accadere… e che si svolge tutto in un periodo in cui razzismo ed esclusione erano all’ordine del giorno. E che il personaggio di Brad Pitt doveva essere così tanto bad-ass da riuscire a battere Bruce Lee. Ma non c’era alcun motivo di trattarlo allo stesso modo di come è stato trattato da Hollywood quando era ancora in vita. Nel film è quello arrogante che sfida Brad Pitt. E lui non era proprio così.

Il regista Quentin Tarantino ha deciso di rispondere a tali parole, difendendo la propria visione di Bruce Lee durante una conferenza stampa in Russia:

È un personaggio di finzione. Se dico che Cliff può battere Bruce Lee è perché è un personaggio di finzione e posso immaginare che batta Bruce Lee. La realtà è che Cliff è un Berretto Verde, ha ucciso molte persone durante la Seconda Guerra Mondiale combattendo a mani nude. Quello che dice Bruce Lee è che ammira i guerrieri. Ammira il combattimento, e il pugilato è un’approssimazione del combattimento come sport. Cliff non appartiene a quello sport: combatte proprio. […] Se Cliff avesse combattuto con Bruce Lee in un torneo di arti marziali al Madison Square Garden, Bruce lo avrebbe sicuramente battuto. Ma se invece Cliff e Bruce avessero combattuto nella giungla delle Filippine in un match a mani nude, Cliff lo avrebbe ammazzato.

La “critica” a Bruce Lee

Oltre a questo, il regista ha voluto anche sottolineare il fatto che, a detta sua, Bruce Lee fosse davvero quell’attore arrogante che dipinge nella sua ultima opera cinematografica:

Pulp Fiction prequelBruce Lee era piuttosto arrogante. Il modo in cui parlava… non è che me lo sono inventato. Se le persone dicono che non ha mai dichiarato di poter battere Muhammad Ali, ebbene sappiano che non solo lo ha detto, ma lo ha ripetuto anche sua moglie Linda Lee nella prima biografia su di lui che abbia mai letto. Lo ha senz’altro detto.”

In realtà qui Tarantino commette un grosso errore. Infatti in una biografia del 1987 scritta da Robert Clouse si afferma tutt’altro. Viene infatti spiegato che Lee osservava spesso le mosse di Ali per poterle imitare, ma sapeva perfettamente che non sarebbe mai riuscito a batterlo, dichiarando: “Guarda le mie mani: sono piccole mani cinesi, mi ucciderebbe!”.

Tarantino ha probabilmente fatto riferimento alla biografia scritta da Linda Lee, ovvero Bruce Lee: The Man Only I Knew, dove però la donna citava le parole di un critico e non del marito:

“Anche i critici più duri dovevano ammettere che il suo gung fu fosse sensazionale. Un critico scrisse: “Chi lo vedeva poteva scommettere che Lee avrebbe messo KO Cassius Clay [vero nome di Muhammad Ali, n.d.R.se fossero stati chiusi in una stanza”.

Interpellata da Variety, Shannon Lee ha deciso di criticare nuovamente Tarantino a seguito delle sue discutibili dichiarazioni:

Tarantino potrebbe starsene zitto. Sarebbe davvero carino. O potrebbe scusarsi, o ammettere di non sapere nulla di com’era veramente Bruce Lee, e di aver scritto quel personaggio per il suo film senza pretendere che fosse un suo ritratto realistico. Uno dei problemi della sua risposta è che, da un lato, vuole portare avanti il concetto che si tratti di fatti, e dall’altro pretenda di rimanere nel campo della finzione.”

Secondo voi, chi dei due ha ragione? O per voi la verità sta nel mezzo? Fateci sapere la vostra con un commento qua sotto e continuate a seguirci su CinemondiumTarantino critica Bruce Lee

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